L’imbarcazione danese battente bandiera olandese ha ricevuto l’ordine dal Viminale per attraccare nel porto siciliano.

Si è concluso l’incubo per 110 migranti (la maggior parte dal Sudan) tutti uomini, tranne una donna e due bambini, a bordo della Alexander Maersk, la nave danese ferma da venerdì scorso davanti alle coste di Ragusa. La portacontainer è approdata al porto di Pozzallo poco dopo la mezzanotte e subito dopo sono cominciate le operazioni di sbarco. I profughi, soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo, verranno adesso trasferiti nell’hot spot di Pozzallo per l’identificazione.

Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha dichiarato:

“Non posso non manifestare la mia soddisfazione per la positiva conclusione della vicenda perché si è avverato l’auspicio contenuto nel mio appello, era una decisione attesa non solo da parte mia ma anche da tutta la città che ha vissuto con apprensione l’evolversi della situazione. Ringrazio il ministro Salvini per aver accettato la richiesta umanitaria che ho inoltrato e sono sicuro che la decisione assunta sia quella giusta. La macchina organizzativa è già attivata ed accoglieremo con l’umanità di sempre queste persone che hanno sofferto, cercando di dare loro la dovuta assistenza e restituirgli il sorriso. Un ringraziamento va alla Prefettura, alle forze dell’ordine, alla Capitaneria di Porto ed ai volontari per l’impegno profuso; un ringraziamento particolare va inoltre al comandante e all’equipaggio della nave Alexander Maersk per l’umanità dimostrata. Oggi è un giorno importante, perché oltre alla lieta conclusione della vicenda è stato dimostrato che la solidarietà è ancora un sentimento diffuso”.

Le loro condizioni di salute sono buone, come ha confermato il medico marittimo Vincenzo Morello, salito a bordo prima dell’attracco in porto per accertare eventuali emergenze sanitarie. I 110 migranti, prima di essere trasferiti sul cargo danese, erano stati tratti in salvo dalla Lifeline, la nave della Ong tedesca bloccata da giovedì scorso al largo di Malta con altri 234 migranti, al centro di un braccio di ferro tra gli stati europei su chi debba accoglierli.

Lo sbarco della Alexander Maersk ha permesso anche il ricongiungimento di una famiglia sudanese che era stata costretta a dividersi dopo l’evacuazione sanitaria dalla nave avvenuta sabato mattina dove c’era stata una ragazzina di 8 anni fortemente disidratata ricoverata in ospedale per una gastroenterite. Insieme a lei erano scesi dalla nave la madre e la sorellina di 2 anni mentre a bordo erano rimasti il padre e un fratello di 4 anni. La famiglia si è ricongiunta per la gioia della bimba più piccola che da giorni chiedeva disperata notizie del padre e del fratellino. 

Claudia Colabono