Sono in tutto 998 i migranti presenti nell’hotspot di Lampedusa, a fronte di 250 posti disponibili. Fra questi 70 minorenni non accompagnati e 40 maggiorenni saranno trasferiti con il traghetto di linea Sansovino a Porto Empedocle. Previsto inoltre lo spostamento di 160 persone – molte delle quali con Covid 19 – su una nave quarantena. Sempre a causa del coronavirus, sul traghetto Cossydra sono stati imbarcati 78 migranti invece dei preventivati 8o: gli altri due sono positivi. Nel corso della notte fra il 24 e il 25 agosto sono arrivati in 39 sull’isola, divisi su due sbarchi. I carabinieri, su segnalazione di alcuni cittadini, hanno intercettato lungo una strada 12 tunisini, fra cui tre minorenni non accompagnati. Altri 25 migranti, fra cui tre minori, sono stati intercettati ad 8 miglia dalla costa dalla Capitaneria.
Per cercare di alleggerire la pressione nel centro di contrada Imbriacola, dove le condizioni restano assai difficili, 110 migranti sono stati imbarcati stamani sul traghetto di linea che in serata raggiungerà Porto Empedocle. Da qui saranno poi trasferiti in altre strutture di accoglienza. Ieri sera, invece, un’ottantina di migranti ha lasciato l’isola a bordo del Cossyra. Intanto nel pomeriggio a Lampedusa è attesa la nave quarantena Aurelia, su cui dovrebbero essere imbarcate altre 150 persone circa
Nel frattempo la Guardia costiera di Tunisi ha bloccato 11 tentativi di superamento non autorizzato della frontiera marittima, per un totale di 231 persone. Lo dice un comunicato del ministero dell’Interno tunisino, precisando che tra i migranti 104 provenivano da diversi paesi africani. Anche la Marina militare tunisina ha fermato ieri un’operazione di migrazione che coinvolgeva 34 persone di nazionalità africana, di età compresa tra i 17 e i 40 anni, tra cui 20 donne e 4 bambini. Lo rende noto il ministero della Difesa di Tunisi in un comunicato dando conto di un’altra operazione che ha consentito il salvataggio di 23 persone, la maggior parte delle quali di nazionalità ivoriana, tra cui 10 donne e 3 bambini, a 50 km al largo di Chebba, nel governatorato di Sfax. I due gruppi di migranti soccorsi sono stati trasferiti alla base navale di Sfax e al porto di Monastir per essere consegnati alle unità della Guardia nazionale per tutti gli adempimenti del caso, compresa una denuncia alla magistratura.