Mila, minacciata per aver insultato l’Islam: 11 persone condannate

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Di Redazione Metropolitan

Un tribunale di Parigi ha giudicato colpevoli 11 persone, per aver minacciato e coperto d’insulti sui social l’adolescente Mila, considerata da questi colpevole di aver caricato su Instagram un video contro l’Islam. La ragazza aveva postato il video a seguito di alcune molestie subite durante una diretta su YouTube, da parte di un giovane musulmano, dovute alla sua omosessualità dichiarata.

Mila Vs Islam

Odio la religione, il Corano è una religione dell’odio, l’islam è una merda. Dico quello che penso, cazzo. Non sono razzista, per niente. Non puoi essere razzista verso una religione. Dico quello che penso, ne ho assoluto diritto, non ho rimpianti. (…) La vostra religione è una merda, il vostro Dio, gli metto un dito nel culo, grazie e arrivederci.

Mila Islam
Un frame del video

Con queste parole Mila si è espressa nel video incriminato, provocando l’ira di molti utenti di fede islamica. Le sue parole in Francia provocarono un enorme dibattito sul confine tra libertà d’espressione e islamofobia.

Il video ha ricevuto migliaia di View e, quasi contemporaneamente, Mila ha ricevuto centinaia di commenti contenenti minacce di morte, insulti sessisti e omofobi. I suoi persecutori sono arrivati anche a pubblicare i suoi dati personali, il suo indirizzo di casa e quello della scuola che allora frequentava.

Le minacce raggiunsero una portata tale da obbligare il ministro degli Interni francese, Christophe Castaner, a porre sottoscorta Mila e la sua intera famiglia.

Le condanne

Dopo questo inferno la giustizia sembra aver fatto il suo corso. Il processo, iniziato a giugno, ha coinvolto dieci uomini e tre donne tra i 18 e i 30 anni, provenienti da diverse parti della Francia, uniti dall’accusa di aver molestato e minacciato di morte l’adolescente.

Due imputati sono stati assolti, uno per mancanza di prove e l’altro per vizi di forma. Gli 11 imputati colpevoli saranno invece sospesi dalla pena, perché incensurati, ma saranno costretti a versare €1500 cadauno, per i risarcimenti morali alla ragazza, e €1000 a testa, per le spese processuali.

Il magro risarcimento basterà a ripagare una giovane vita praticamente distrutta?


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Franco Ferrari