Hanno maltratto, picchiato, la loro figlioletta disabile più volte. Queste le inquietanti accuse mosse contro una coppia di ventinovenni egiziani arrestati a Milano. Tutto è partito dal ricovero della piccola in ospedale, per un dolore al braccio che ha insospettito i medici
Maltratta e picchiata bimba disabile a Milano
Milano, metà maggio, un egiziano di 29 anni porta la figlia disabile di 5 anni in ospedale perché ha un forte dolore al braccio, che sarebbe stato causato, secondo la versione del padre, da una caduta accidentale della piccola dal divano. I medici insospettiti hanno eseguito una radiografia, scoprendo che la piccola aveva una frattura scomposta al braccio, con calcificazione in corso, risalente a tre-quattro settimane prima.
Dopo due giorni di ricovero della piccola, i dottori hanno avvertito l’Unità tutela donne e minori della polizia locale di Milano che ha provveduto a fare alcuni accertamenti in merito ai genitori della bambina, con intercettazioni telefoniche, da cui è emerso un quadro inquietante.
I maltrattamenti duravano da tempo
Secondo gli inquirenti, i genitori della piccola disabile, una coppia egiziana di 29 anni, sarebbero colpevoli di maltrattamenti e violenze contro la figlioletta che duravano da tempo. “Odio mia figlia, metto il veleno nel suo mangiare. La scimmia è un grosso problema”, si sente in una delle intercettazioni effettuate dalla polizia di Milano, tra i genitori della piccola disabile che addirittura la chiamavano “scimmia”. Ad avvalorare queste accuse anche fratture pregresse, di dubbia natura, accertate sul corpo della piccola.
La polizia, dunque, ha provveduto ad arrestare i genitori della bimba disabile venerdì scorso,mentre erano su un autobus diretto all’aeroporto di Malpensa, dove stavano per partire, con altri quattro figli, per l’Egitto da cui non avrebbero fatto più ritorno. Ora sono accusati di maltrattamenti e di lesioni gravi.