Terzo episodio per Game’s History, oggi è il turno di un grande classico: Stone Age, un introduttivo di classe; Giochi Uniti lo riporta in Italia con questa nuova edizione per i 10 anni
Stone Age – SA è un gioco di tipo german (dicasi eurogame) “per tutti”, ovvero un introduttivo che può essere molto utile (soprattutto) a chi desidera passare dalle meccaniche più basilari dei vari titoli noti a livello mondiale a quelle più sofisticate e complesse (ma nemmeno di troppo –a nostro modo di vedere-) dei german dei “peggiori bar di Caracas“, per citare un famoso slogan di un rum…
Il titolo si presenta con una scatola, (parliamo dell’edizione per il decimo anniversario e non di quella originale del 2008, che vedete sullo sfondo) con bordi e dettagli di color celeste, che ha nel bianco il suo colore predominante -grazie alla neve sparsa sul villaggio e sulle montagne limitrofe, presenti sul fronte della confezione-; l’immagine qui sotto è, a tal proposito, decisamente parlante.
Bernd Brunnhofer (che al tempo faceva pubblicare i suoi titoli come “Michael Tummelhofer”) diede alla luce questo gioco nel 2008, riscuotendo immediatamente un grande successo grazie alla nomination agli Spiel del Jahres di quell’anno, il secondo posto al Deutscher Spielepreis ed altri riconoscimenti… Il titolo viene considerato ancora oggi, non a caso, uno dei migliori introduttivi di sempre; potremmo definirlo anche “german light”, per via di quanto visto all’inizio del paragrafo iniziale, reperibile poco sopra.
Il titolo, per 2~4 giocatori, ha con un “complexity” rating su BGG.com di 2,49 su 5 (tanto per paragonarlo ai 3,28 di Alta Tensione –di cui abbiamo parlato la settimana scorsa-), ha una durata stimata di circa 60-90 minuti (se non si gioca con avversari affetti da “Paralisi Da Analisi“, in quel caso può aumentare, anche di un bel po’) ed è attualmente al 93simo posto della TOP 100 di BGG (85simo se si analizzano solamente quelli strategici), su circa 18.500 titoli censiti nel DB.
Stone Age – Obiettivi, materiali e setup
Il gioco, molto in breve, si pone l’obiettivo di immergere tutti i giocatori –che saranno a Capo di altrettante famiglie dell’Età ella Pietra– in una lotta per far prevalere il proprio Clan su tutti gli altri (tramite nuove scoperte ed invenzioni, cercando di ottenere svariate tipologie di risorse, cacciando per sopravvivere, ecc….).
Analizziamo quindi i materiali: le plance ed i segnalini in cartoncino spesso (circa 0,4mm) sono molto resistenti; le risorse in legno, le capanne ed i dadi sono veramente ben fatti (ed anche molto fotogenici, come visibile nelle ultime foto sotto), così come il tabellone double-face e l’ormai iconico lancia dadi in cuoio, veramente degno di nota. L’elenco dettagliato di tutte le componenti è riportato qui sotto:
1) 128 pedine in legno
2) 120 segnalini
3) 40 carte
4) 4 plance giocatore, 1 tabellone (D-face) e 1 segnalino primo giocatore (D-face)
5) 1 lancia dadi e 7 dadi
Il gioco ha una configurazione iniziale discretamente rapida che prevede determinate componentistiche fisse (risorse, dadi, ecc..) ed altre che cambiano in base al numero dei giocatori al tavolo (capanne, ecc..).
Stone Age – Meccaniche e obiettivi
Il titolo dell’autore di Graz utilizza varie meccaniche classiche (da quella del piazzamento lavoratori a quella di gestione risorse, ecc..) unite ad altre –per l’epoca– all’avanguardia -come, ad esempio, quella di sostentamento dei lavoratori (implementata da Agricola l’anno prima); quella completamente nuova di aleatorietà -dadi- nella produzione di risorse, ecc… Lo scopo è, tanto per cambiare, arrivare “in fondo” con il maggior punteggio possibile (ma soprattutto superiore a quello di tutti gli altri giocatori al tavolo!), solo così si potrà infatti dimostrare che il nostro era davvero il Clan migliore, che si è distinto tra tutti gli altri ed ha superato la prova del tempo [Cit.]!
La partita si svolge, per farla molto breve, in 4 Step che si ripetono, ad ogni turno, fino al termine della partita:
1) assegnare il segnalino primo giocatore (il primo turno casualmente, nei successivi si sposta in senso orario);
2) piazzare, a turno, tutti i lavoratori;
3) far eseguire le azioni ai singoli lavoratori per poi:
3 bis) acquisire le tecnologie e/o (tramite i dadi) le risorse;
4) in ultimo, ma non meno importante, si andranno a rifocillare i componenti del Clan.
La partita scorre placidamente e senza intoppi (escludendo il caso in cui uno o più partecipanti siano affetti da PDA –questo può danneggiare un bel po’ l’esperienza di gioco degli altri partecipanti…-; se infatti ci sono uno o più “pensatori ossessivo-compulsivi” al tavolo, la durata della partita può aumentare, di parecchio) fino alla fine, che sopraggiunge quando non si possono più refillare le capanne oppure le carte “sviluppo”.
Stone Age – 10° Anniversario (edizione limitata)
Giochi Uniti, in occasione dei 10 anni dalla sua prima pubblicazione, per l’appunto, ha rilasciato una nuova versione -in edizione limitata-; questa è denominata (con gran fantasia, direi) “Stone Age 10° Anniversario“; essa comprende, in aggiunta al contenuto della scatola del titolo originario edito nel 2008:
1) un tabellone di gioco double-face (lato estivo –quello originale– e lato “rigido inverno”)
2) l’espansione “Animali selvatici“
3) l’espansione “Igloo“
4) il segnalino primo giocatore double-face (maschio, estivo; femmina, invernale)
5) meeples decorati per ogni tribù
MMI Games History #3 – Considerazioni finali
SA, è senza ombra di dubbio un titolo realizzato accuratamente ed in maniera più che minuziosa, ben bilanciato nonostante l’alea sia presente -anche se non in gran “quantità”-; esso rientra sicuramente tra i principali capostipiti del gioco da tavolo “moderno”, al pari di titoli quali Puerto Rico, Coloni di Catan, Agricola, Caylus e molti, molti altri.
Concludendo, sicuramente le possibilità di “mettere il bastone tra le ruote” agli avversari sono molteplici e di vario genere; le meccaniche snelle che fanno scorrere il tutto molto fluidamente; il fatto che praticamente non ci siano tempi morti -in quanto mentre giocano gli avversari si possono già pianificare le mosse da fare (a volte, di conseguenza…)-; lo rendono decisamente un german entry level che consente anche a chi proviene da una “Panda” di poter provare a guidare una Maserati, ma con tutta la sicurezza dell’autoscontro!
Stone Age – Note a margine
Si può sicuramente affermare che in 2 non riesca ad esprimere tutto il suo potenziale, mentre in 3 o 4 rende molto di più; in particolar modo nel numero massimo di giocatori previsto (non essendo presenti, soltanto in questa circostanza, le limitazioni imposte in caso di numero di giocatori differente).
Abbiamo letto che è stata ideata, non dall’Autore, una modalità “solo” (tramite delle home rules) che si può reperire su BGG.com. L’avete provata? Oppure giocate solo in modalità “standard”? In quanti giocatori lo preferite? Fateci sapere!
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