Un periodo di cambiamenti quello per Vestiaire Collective, la piattaforma di second hand di lusso comparsa anche sul piccolo schermo (grazie a Emily in Paris). Ha infatti deciso di investire sull’intelligenza artificiale per implementare un nuovo motore di ricerca: dovrebbe essere in grado di tradurre le ricerche per parole chiave in un riconoscimento di modelli visivi. Sempre utilizzando questo mezzo, entro fine anno vorrebbe (e dovrebbe riuscire) sfruttare questa tecnologia anche per i modelli di prezzo.

Perché Vestiaire Collective ha investito nell’intelligenza artificiale?

Il comunicato stampa afferma che “Questo aggiornamento ottimizza la capacità del motore di ricerca di comprendere le caratteristiche visive e fornisce risultati più accurati, con l’obiettivo di aumentare i tassi di conversione e le vendite. Le ricerche di termini specifici forniscono ora risultati molto più precisi e pertinenti, migliorando l’esperienza complessiva dell’utente. Di conseguenza, gli articoli venduti grazie al widget ‘articoli simili’ sono raddoppiati dopo l’implementazione della somiglianza visiva all’algoritmo dell’intelligenza artificiale, rendendo più facile e veloce per i clienti trovare e acquistare i pezzi pre-loved che desiderano”.

Maximilian Bittner, global CEO, si è detto felice di questa scelta. “Implementando un nuovo motore di ricerca basato sull’IA che traduce le ricerche per parole chiave in un riconoscimento di modelli visivi, Vestiaire Collective sta compiendo un ulteriore passo in avanti per offrire ai clienti un’esperienza di acquisto più precisa e personalizzata. La nostra strategia tecnologica sarà accelerata dall’arrivo di Stacia e Jim in azienda, entrambi con un impressionante bagaglio di esperienze per Vestiaire Collective. Il know-how di Carr nel campo dell’IA e dello sviluppo di prodotti, unito al solido background nel settore tecnologico di Freeman, saranno fattori chiave nello sviluppo e nella crescita dell’azienda”, ha dichiarato.

Marianna Soru

Seguici su Google News