In un momento così delicato, anche la moda scende in campo per aiutare e sostenere la campagna sui vaccini per il covid-19.
Dopo le cospicue donazioni alla ricerca nella lotta al coronavirus e le riconversioni delle aziende tessili per la produzione di mascherine e camici, ora le imprese fashion offrono aiuti per aumentare i punti vaccinali, in Italia e nel mondo.
L’impegno di Cucinelli
Brunello Cucinelli ha deciso di a disposizione il Parco della Bellezza di Solomeo, sede della sua impresa in Umbria. Stipendiati dall’azienda di moda saranno 16 operatori sanitari che lavoreranno all’interno del centro per la somministrazione dei vaccini per covid-19.
Abbiamo scelto con piena partecipazione di destinare a tale fine nobile e utilitario le strutture del parco della Bellezza, che venne dedicato al nostro amato sacerdote Don Alberto Seri e porta il suo nome, realizzando un centro vaccinale nel luogo dove è più viva e sensibile l’unione tra la bellezza estetica, la salute fisica e quella spirituale.
Anche Santori e Colombo offrono il loro supporto
Anche Giuseppe Santoni ha deciso di mettere a disposizione per la somministrazione del vaccino covid la mensa del calzaturificio di famiglia a Corridonia, in provincia di Macerata. Lo stesso ha fatto Roberto Colombo, ceo del Lanificio Luigi Colombo a Borgosesia (Vc), per la vaccinazione dei dipendenti e del vicinato.
Burberry sostiene l’Unicef
Attraverso la Burberry Foundation, l’istituito creato ad aprile 2020 in risposta all’emergenza sanitaria globale, il brand è il primo in campo estero ha dare sostegno e lo fa con l’Unicef. L’obiettivo del brand è quello di rendere disponibili due miliardi di dosi di vaccino per 190 Paesi entro la fine del 2021.
Via via sono sempre di più le aziende del settore moda che si stanno mobilitando: dalla Marini Industrie al Gruppo Benetton in Veneto, da Yamamay a Gallarate a Carpisa a Nola, in provincia di Napoli; l’iniziativa dell’organizzazione degli industriali è arrivata a contare 7mila imprese e 10mila location.
a cura di Donatella Gazzè