Modifiche Decreto Rilancio: dalla rottamazione auto al bonus vacanze

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Di Redazione Metropolitan

Il governo con il sottosegretario Riccardo Fraccaro ha dato un primo via libera agli emendamenti al decreto Rilancio che estendono il superecobonus del 110% per l’efficientamento energetico e le misure antisismiche anche a seconde case e alberghi fino al 2022. In modifica anche nel Decreto Rilancio: “rottamazione auto” e “bonus vacanze”.

Rottamazione auto

Tra le proposte di modifica c’è anche quella del Pd (sostenuta da Iv e Leu) che prevede incentivi fino a 4mila euro nel 2020 per l’acquisto di vetture Euro 6, con emissioni di CO2 superiori a 61 grammi al chilometro, a fronte della rottamazione di un veicolo di almeno 10 anni. Un intervento pensato pensato per aiutare gli autosaloni a smaltire gli stock invenduti. Sul tema però non c’è sintonia nella maggioranza. Il M5S fa muro con i suoi parlamentari contrari a qualsiasi tipo di incentivo che non sia per le ecologiche ibride ed elettriche. La pattuglia di governo del Movimento, però, è più possibilista, a partire dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. La chiave per uscire dall’impasse potrebbe stare in alcuni emendamenti bipartisan presentati da Lega, Fdi e Fi, ma anche da Iv e da qualche deputato M5S, che puntano ad ampliare l’attuale ecobonus per ibride ed elettriche, modulando lo sconto in base alle emissioni.

Bonus vacanze

Numerosi anche gli emendamenti al che chiedono di rivedere il tax credit per il turismo. Le proposte firmate da deputati di maggioranza e opposizione, separatamente, puntano ad alzare in alcuni casi fino a mille euro il bonus per il nucleo familiare e anche a cancellare il tetto Isee di 40mila euro. Attualmente la norma prevede un un massimo 500 euro a famiglia, utilizzabile da un solo componente.

Sia Italia viva, sia la Lega (i partiti che intervengono di più su questo fronte, anche se ci sono emendamenti di alcuni parlamentari 5S così come di Fi) chiedono di rivedere la soglia alzandola. Il ventaglio è ampio: in alcuni casi l’asticella viene alzata di poco (600 euro), mentre in altri si arriva a quota 800 euro o addirittura mille euro. Idem per quanto riguarda il tetto Isee: i deputati puntano a cancellare il vincolo o almeno ad alzarlo, portandolo a 50 o 60mila euro.