Il soprannome “Pipeline Moe” potrà non suscitare grandi emozioni ma si parla della “precisione” in persona: Moe Norman. E i più grandi del golf lo hanno incoronato tra i migliori di sempre.
Moe Norman e gli attestati di stima
Si potrebbe pensare che i migliori golfisti di sempre siano Tiger Woods, o Jack Nicklaus o magari Gary Player e via dicendo, ma di certo non “Pipeline Moe”.
Eppure proprio i due giocatori più vittoriosi del PGA Tour, Sam Snead e Tiger Woods, con le loro dichiarazioni hanno di fatto avvalorato questa affermazione.
Sam Snead ha riconosciuto in Murray Irwin Norman il più grande “ball striker” di sempre.
Tiger Woods è andato addirittura oltre, visto che nel 2005 ha affermato che solo due giocatori nella storia hanno “dominato” il proprio swing e che lui vuole essere il terzo.
Tutto questo non dovrebbe stupire visto che parliamo del giocatore che ha inventato un movimento del tutto personale: “the single plane golf swing”.
Braccia distese molto lontano dal corpo, posizione molto ampia con flessione delle ginocchia al minimo, backswing molto corto e un follow-through esteso.
Questo tipo di movimento gli ha permesso di avere una precisione e ripetitività assoluta.
Tanto che si racconta della sua capacità di tirare tre drive in successione, facendo atterrare la pallina nello stesso punto.
Chi è Murray Irwin Norman…
Murray “Pipeline Moe” Norman nasce il 10 Luglio 1929 a Kitchener, Ontario in Canada.
Da adolescente inizia a sviluppare il suo golf nel campo comunale della città di Rockway, facendo il caddie.
Murray, dopo un incidente all’età di 5 anni, inizia a soffrire di Idiosincrasia, ossia una condizione di ipersensibiltà. Questa condizione personale lo porta a sembrare una persona Autistica, creandogli non pochi problemi.
I suoi primi risultati arrivano da dilettante, infatti vince il campionato canadese dilettanti per due volte, nel 1955 e nel 1956.
Nel 1957 diventa un professionista e lo fa senza aver mai preso una sola lezione di golf, ma riuscendo comunque a raggiungere semi-perfezione.
Purtroppo la sua avventura sul PGA Tour dura molto poco, infatti, a causa della sua condizione, non fu molto accettato dal golf Statunitense ed i risultati non arrivarono con continuità.
Tutto questo, unito alla sua poca propensione a viaggiare hanno portato Murray “Pipeline Moe” Norman a decidere di tornare a casa: sul Tour Canadese.
Il tour americano e la sua creatività.
Sul Tour Americano, Murray “Pipeline Moe” Norman, gioca solo 27 tornei senza mai ottenere una vittoria.
Seppur superi il taglio in 25 tornei dei 27 giocati, il suo miglior risultato è un top ten.
Una delle sue particolarità è quella di giocare la pallina dal tee di partenza, posizionando la stessa su una bottiglia di vetro.
Proprio in una di queste occasioni, la PGA lo ammonisce obbligandolo ad usare dei tee convenzionali e spingendolo alla scelta di tornare in Canada. La sua creatività però non si limita all’utilizzo di bottiglie di vetro; è infatti anche un giocatore velocissimo. Talmente rapido, che spesso neanche guarda la linea del putt, semplicemente arriva sulla pallina e tira.
Aneddoti speciali
Si racconta inoltre che, ad esempio, in un par 4 in cui si può raggiungere il green con un drive ed un ferro 9, lui tiri prima con il ferro dal tee e poi approcci con il drive.
In un’altra occasione in cui una buca presenta l’ostacolo d’acqua davanti al green, decide di tirare di proposito sul ponte che unisce la buca al green, per arrivarci di rimbalzo.
Insomma, Murray Irwin Norman, non è solo il più grande “ball striker” ma anche un giocatore che mette il divertimento davanti a tutto.
Tour Canadese….
Nonostante questo, tornato sul Tour Canadese, “Pipeline Moe” vince 55 tornei in aggiunta ad altri eventi. Detiene inoltre il record del percorso su 33 gare e vanta 17 Holes in One, oltre diversi giri sotto il 60.
Tutto questo lo fa entrare nella Canadian Golf Hall of Fame nel 1995, nella Hall of Fame dell’Ontario nel 1999 e nella Hall of Fame del Canada nel 2006.
Il miglior “tiratore di palla” scompare il 4 settembre del 2004 all’età di 75 anni, ma il suo “the single plane golf swing” gli sopravviverà a lungo
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