Serata particolare per Rai1 quella di oggi, sabato 11 settembre, ventesimo anniversario del terribile attentato alle Torri Gemelle e al Pentagono che un martedì mattina di fine estate 2001 ha scosso l’America e il mondo intero: proprio per raccontare quel giorno drammatico Monica Maggioni condurrà Speciale 11 Settembre-Le due ore che cambiarono il mondo, un lungo appuntamento che occuperà l’intera prima serata di Rai1, con inizio fissato alle 20.35 e termine previsto attorno alle 23.30. In attesa, quindi, di vedere lo speciale in questione, scopriamo qualcosa sulla vita privata di Monica Maggioni, anche se in realtà della giornalista, come scopriamo da vari siti, si sa ben poco: la sua età, comunque, è di 57 anni, essendo nata il 20 maggio del 1964 a Milano.

Nello Speciale 11 Settembre-Le due ore che cambiarono il mondo Monica Maggioni stasera commenterà immagini inedite e proporrà interviste di alcuni dei sopravvissuti alla tragedia, con ospiti del mondo del giornalismo e della cultura. Negli ultimi mesi Monica ha condotto invece Sette Storie, programma in onda in seconda serata ogni lunedì sempre su Rai1, ma in passato è stata protagonista di varie altre trasmissioni come Unomattina; negli anni scorsi è stata anche Presidente della Rai.

Le prime parole sono un consiglio ai giovani che vorrebbero fare i giornalisti da grandi: “Che consiglio do a chi posso dare ai ragazzi che iniziano? Io ho fatto questo lavoro sempre con una passione incredibile, se uno si concentra su passione, lavoro e volerlo fare… e poi quando ti capita di farlo in un luogo come la Rai, ti innamori a prima vista, e poi non ti lascia più, anche quando sei una vecchietta come me continui a tornare nelle zone di guerra”. Sulle donne a cui si è ispirata: “Ce ne sono stati tante, i racconti spesso passavano attraverso le donne, Orianna Fallaci dal Vietnam era ad esempio fonte di ispirazione, ma in quanto a tenacia e tener dritto sull’obiettivo come mia mamma ce ne sono poche”.

Serena Autieri chiede quindi quando Monica Maggioni ha deciso di voler diventare giornalista: “Avevo 7/8 anni, ero davvero molto piccola, e quando leggevo le cose della Fallaci, visto che mia mamma lavorava in amministrazione a il Giorno, ricordo quei racconti come il più grande dei romanzi, io ho detto che volevo fare quella cosa, ho avuto dei dubbi durante l’università perchè amo letteratura, ma poi ho detto che dovevo fare la giornalista, i miei genitori mi hanno comunque spinto entrambi”. Gigi Marzullo chiede invece quale sia la storia che le appartiene di più: “E’ quella delle guerre, ogni volta che sono in una zona di crisi mi sento dentro la mia storia. quando tu sei li e stai vedendo quelle pagine di storia che passano attraverso le sofferenza delle persone rimetti in fila l’esistenza, ti è chiaro cosa è importante e cosa no. Ti porta in contatto con le parti più profonde”. Sul fatto che vi siano sempre più giornaliste donne, Monica Maggioni spiega: “Serve tenacia e capacità di sopportazione di fatica e del doversi riconquistare tutte le volte da capo, non ce ne sono ancora abbastanza a capo delle redazioni ma sono sempre di più ed è una buona notizia, l’elemento di parità porta ricchezza e non ce lo dobbiamo perdere”.