Monte verità è un film drammatico del 2021, diretto da Stefan Jäger, che mette al centro una riflessione sull’emancipazione femminile e la parità di genere.

Il film sull’emancipazione femminile di Stefan Jäger, Monte verità

Monte verità photo credits wikipedia
Monte verità photo credits wikipedia


Hanna Leitner è una giovane donna e madre, che decide di lasciare la sua famiglia a Vienna, per poter inseguire il sogno di una libertà che non ha mai completamente ottenuto. Dopo aver abbandonato la sua casa raggiunge Ascona, in particolare il monte Monescia, conosciuto anche come Monte Verità. Hanna vole fuggire da una vita borghese che l’ha oppressa per la sua intera esistenza. Infatti il marito l’ha relegata per tutta la sua vita ad un solo ruolo di madre, senza avere nessun’altra possibilità di scelta. Quello che Hannah vuole realizzare in toto è la sua passione per la fotografia.
Nell’ambiente borghese rigido e conservatore in cui vive, non c’è spazio per donne professioniste. La fotografia è una di quelle attività che viene preclusa in modo categorico alle donne, che non vengono considerate all’altezza di comprendere una tale espressione artistica. Hannah decide invece di andare alla ricerca di questa sua passione, sacrificando i figli per un obiettivo più alto. Ciò che abbandona senza alcun rimpianto è invece un marito dispotico e rigido, che non lascia alla moglie alcune volontà di scelta.
Una volta giunta sul cosiddetto Monte Verità, Hannah riesce a trovare tutto quello che le era mancato fino a quel momento. Riesce a distinguere non solo l’utilità e la bellezza della comunità che vive in quella zona, ma anche le sue numerose contraddizioni. In questo posto a sua modo tranquillo e paradisiaco la protagonista conosce Otto, con cui instaura un intricato rapporto. Hannah non vuole però abbandonare del tutto il proprio passato e le proprie radici, ma vuole combattere i pregiudizi e i sensi di colpa che da sempre la inseguono.

La storia


Lo scopo di questo film è proprio quello di riproporre la ricostruzione di una vicenda basata sull’emancipazione femminile, coinvolgendo un personaggio di pura invenzione. La fotografia è la passione preclusa alle donne in questo contesto. Non a caso a capo della sceneggiatura e della fotografia ci sono due donne Kornelija Naraks e Daniela Knapp, che hanno affiancato Jäger. Il film realizzato si basa su una donna combattuta tra due mondi. Da una parte c’è il richiamo della sua famiglia e del suo passato, mentre dall’altra parte la voglia di inseguire la propria passione cercando di costruire un futuro migliore. La protagonista Hanna, personaggio di pura invenzione, è invece affiancata da protagonisti assolutamente reali come Hermann Hesse, Otto Gross, Isadora Duncan e molti altri. La protagonista Hanna Leitner, interpretata da Maresi Riegner, viene affiancata da Joel Basman, nel ruolo di Hermann Hesse.
Monte verità è in uscita nelle sale cinematografiche a partire dal 29 giugno 2023, distribuito da Draka Distribution.
Il tentativo di questo documentario atipico, è stato quello di fare una rilettura di un passato leggendario risalente ai primi anni del 1900. Le prospettive da cui viene vista la vicenda sono del tutto originali. In primis il concetto di ricerca sfrenata della libertà, fatta attraverso la fotografia, che attraverso le sue lenti racconta testimonianze i diretta della vita vissuta sul Monte Verità.
Nel 1906 i tempi sono inquieti, e gli umori della collettività variano tra timore è speranza. Nasce dunque l’esigenza di un nuovo modello sociale, un gruppo di alternativi, che da vita al cosiddetto Monte Verità sul Canton Ticino.

Tra questi ribelli c’è anche Hermann Hesse, uno dei protagonisti della vicenda. La comunità composta da questi individui prende il nome di “Lebensreform”, un movimento culturale che li ha ispirati a far cadere il corsetto spirituale che li ha imprigionati per troppo tempo. È proprio in questo contesto che appare il personaggio fittizio di Hanna, in lotta con la sua figura di madre appartenente alla società borghese viennese. Anche se la vicenda di Hanna, in fuga da un marito fotografo violento e cieco di fronte alle emozioni, riguardano una storia assolutamente fittizia.
Il fine ultimo di tutta questa ricerca è quello di un’emancipazione femminile, di una donna libera, forte e creativa che appartiene ad una nuova forma di idea di società e umanità, che non ha più nulla a che vedere con il passato.

Sonia Faseli

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Foto in copertina: Mymovies