16 anni fa circa, la prospettiva del nostro campionato era completamente diversa rispetto a quella di oggi. 16 anni fa c’erano squadre tra le più forti d’Europa e la LBA era uno scontro tra giganti, non la gara a chi fa meno peggio. 16 anni fa, iniziava l’epoca di dominio della Montepaschi Siena e, in un certo senso, l’ultimo periodo di massimo splendore della Serie A italiana.

Montepaschi Siena, l’inizio della cultura vincente

Per parlare del primo Scudetto della Mens Sana, dobbiamo prima fare un passo indietro.
Come accaduto a tutto i cicli vincenti, è necessario imparare a perdere per imparare a vincere. E’ il caso della Siena di un Ataman, attuale coach dell’Efes Pilsen, alla prima vera esperienza di prestigio della sua carriera. La Montepaschi, guidata da Alphonso Ford, alla prima esperienza in Eurolega raggiunge le Final 4 e viene eliminata dalla Benetton Treviso, in uno storico derby italiano.
Il destino fu meschino anche in campionato. Ancora Treviso, ancora in semifinale. Una doppia delusione che lascia una ferita profonda, ma che una volta diventata cicatrice non può fare che bene.
Lo zoccolo duro della squadra era già quello dell’anno dopo. Chiacig, Stefanov, Zukauskas, Vukcevic. Sulla strada della crescita, spesso si lasciano a piedi anche i migliori. E infatti, Siena fu costretta a salutare Ford e Ataman stesso. Al loro posto Vanterpool e l’uomo degli scudetti, Charlie Recalcati.

Montepaschi Siena
Un giovane Massimo Bulleri esulta e di fianco Zukauskas deluso.
(photo credits: TurkishAirlinesEuroleague)

Montepaschi Siena, l’inizio di un’era

Oltre agli innesti citati prima, Siena aggiunse ad un roster già estremamente competitivo Jack Galanda colonna portante della Fortitudo, Bootsy Thornton, in arrivo da Cantù e la coppia di lunghi Andersen e Kakiouzis, che faranno la storia della squadra e del basket in generale. Un gruppo fortissimo e molto profondo, orchestrato da Carlo Recalcati, il quale, dopo gli scudetti 99-2000 con Varese e Bologna, porterà la Nazionale all’argento ad Atene 2004. Insomma, una squadra costruita per vincere. Un mix di talento, esperienza e mentalità.
Infatti la Mens Sana dominerà il campionato, chiudendo prima in Regular Season e dimostrandosi imbattibile anche ai playoff. Si prese, in finale, la rivincita sulla Fortitudo Bologna che l’aveva eliminata alle Final 4 di Eurolega, senza dare scampo all’avversario. 3-0 e messaggio forte e chiaro a tutto il panorama del basket. Fu lo Scudetto di Vanterpool e Thortnton, di Galanda e Andersen, di Recalcati e Piangiani. Ma più di tutti fu lo Scudetto di un gruppo, di una squadra, di un’organizzazione che era soltanto all’inizio di un libro di storia del gioco. Fu il primo Scudetto per Siena e per l’era Minucci, la cui ingloriosa e delinquente fine non può offuscare la luce degli inizi. 16 anni fa la Mens Sana Siena, la squadra italiana più significativa della storia recente del nostro basket, iniziava la sua ascesa tra i più grandi.

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