Benvenuti nell’universo cinematografico di Movie Award. La scorsa settimana siamo stati a Cannes per parlarvi di “The Tree of Life” di Malick. Ora riprendiamo il nostro aereo attraversiamo l’oceano e torniamo negli Stati Uniti. Vogliamo parlarvi di una delle più sorprendenti e controverse vittorie agli Oscar di tutti i tempi. Vogliamo parlarvi di un film afroamericano per eccellenza. Vogliamo parlarvi di “Moonlight” .
Moonlight, le mille facce della vita
Curiosamente film d’apertura alla Festa del cinema di Roma, “Moonlight” si presentava agli Oscar portando sullo schermo la storia di Chiron. Si tratta di un afroamericano visto in tre differenti età raccontate in tre differenti capitoli con altrettanti punti di vista che segnano il film. Quella di Chiron è la storia tumultuosa di un nero gay in una società afroamericana machista e criminale che si scaglia contro ogni diversità e sopruso. Una storia piccola e indipendente se si pensa a “La La Land”, il film mattatore degli Oscar di quell’anno. Una storia che lentamente entra nel cuore segnando a poco poco le coscienze.
La notte degli oscar 2017 e l’incredibile vittoria
La notte degli Oscar 2017 si apri all’indomani della presa di posizione di Hollywood contro la politica di chiusura e di odio imposta dal presidente Trump. A questo si aggiunge il fatto che la precedente edizione degli Oscar era stata definita “So white” perché avrebbe privilegiato, come del resto fece notare lo stesso Spike Lee, i bianchi a scapito delle minoranze razziali. Due buoni argomenti che dimostrano come la vittoria dell’Oscar a miglior film di “Moonlight” non sia del tutto causale. Vittoria che veniva da un’altra importante premessa come il primo Oscar ad un mussulmano assegnato a Mahershala Ali come migliore attore non protagonista di questo film. Un trionfo totalmente inaspettato visto che l’Oscar principe della serata era stato assegnato in un primo momento allo scontato “La La Land”. Poi la marcia indietro e il controverso pasticcio della busta sbagliata con il premio assegnato sorprendentemente al film meno atteso.