È deceduto nella notte a 65 anni David Sassoli, il presidente del Parlamento europeo e volto noto del giornalismo italiano. Era ricoverato dallo scorso 26 dicembre a Pordenone a causa di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario.
Chi era David Sassoli
Nato a Firenze nel 1956, Sassoli muove i primi passi nella carta stampata al quotidiano Il Tempo di Roma, collaborando anche con l’agenzia di stampa Asca. Successivamente, da inviato de Il Giorno, fu testimone della caduta del Muro di Berlino. Nel 1992 il grande salto nella televisione come giornalista di cronaca del TG3 dove realizzò servizi su Tangentopoli e gli avvenimenti di mafia. Nel 1999 il passaggio al TG1 come inviato speciale e in seguito conduttore e volto familiare delle edizioni delle 13:30 e 20:00.
Dopo la carriera nel giornalismo, nel 2009 iniziò l’avventura politica. Fu candidato del Partito Democratico al Parlamento europeo come capolista nella circoscrizione Italia centrale, eletto a Strasburgo con 400mila preferenze. Partecipò nel 2013 alle primarie per il sindaco di Roma, venendo però superato da Ignazio Marino. Venne rieletto come parlamentare europeo nelle elezioni del 2014 e 2019. Il 3 luglio 2019 viene nominato Presidente del Parlamento europeo, il settimo italiano a ricoprire l’incarico.
Le reazioni
Immediati i messaggi di cordoglio da parte di politica e giornalismo. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, su Twitter lo definisce un “giornalista appassionato, straordinario presidente del Parlamento europeo e un caro amico”.
Anche il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha ricordato Sassoli sui social
Triste e commosso per l’annuncio della morte di David Sassoli. Europeo sincero e appassionato. Il suo calore umano, la sua generosità e il suo sorriso ci mancano già. Condoglianze sincere alla famiglia e alle persone a lui vicine.
Enrico Letta, segretario del PD
Le parole che non avrei mai voluto pronunciare. Un amico unico, persona generosa, appassionato europeista. Per un uomo di visione e principi, teorizzati e praticati. Che cercheremo di portare avanti. Sapendo che non saremo all’altezza.
Andrea Caucci Molara
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