Secondo il bollettino dell’intelligence britannica “nelle prossime settimane, probabilmente Mosca continuerà ad affidarsi pesantemente a bombardamenti di artiglieria di massa nei suoi tentativi di riguadagnare impeto nella sua avanzata in Donbass”.
Mosca: continuano i bombardamenti
Sembra, in accordo con quanto riportato nell’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica, che le forze armate di Mosca “si stanno affidando sempre più a bombardamenti indiscriminati di artiglieria, probabilmente a causa di limitate capacità di acquisire i bersagli e della riluttanza a rischiare di far volare con costanza aerei da combattimento oltre le proprie linee”.
Gli 007 di Londra hanno infatti osservato, prima di rilasciare le informazioni riportate, che “nella regione di Chernihiv, a Nord di Kiev, si stima che circa 3.500 edifici siano stati distrutti o danneggiati durante la fallita avanzata russa verso la capitale ucraina”. Come si evince successivamente dal bollettino redatto, “l’80% del danno è stato inflitto ad edifici residenziali. La scala di questi danni indica la potenza della Russia a utilizzare l’artiglieria contro aree abitate, senza i minimi riguardi, senza distinzione né proporzionalità”.
“Nelle prossime settimane, probabilmente la Russia continuerà ad affidarsi pesantemente a bombardamenti di artiglieria di massa nei suoi tentativi di riguadagnare impeto nella sua avanzata in Donbass”. Questa la chiusura del comunicato britannico.
Gli ultimi aggiornamenti di guerra e la caduta di Mariupol
Intanto in Ucraina si dà lo stop ai combattimenti ed invece il via all’evacuazione dell’acciaieria Azovstal. Il comandante del battaglione Azov Prokopenko annuncia in un video pubblicato sui social: “Per salvare vite, la guarnigione sta attuando la decisione approvata dal comando supremo”. Prokopenko ha poi auspicato il “sostegno del popolo ucraino”, lasciando così intendere che l’iniziativa non sia stata concordata con le autorità centrali. Mentre si intensificano i combattimenti nel Donbass, i soldati del reggimento di Azov hanno dunque stretto un accordo con le forze russe per l’evacuazione dei circa 300 feriti dall’acciaieria Azovstal di Mariupol che da settimane resistevano nei sotterranei.
Successivamente all’episodio, il Presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che “le forze armate ucraine stanno fronteggiando i continui attacchi nelle aree in cui la Russia sta ancora cercando di avanzare. Stiamo facendo di tutto per proteggere la nostra terra e la nostra gente”.
Ginevra Mattei