Cultura

Mostro “Ogni maledetto tour” @ Qube Roma

Mostro ritorna con un live tour a Roma il 18 novembre e a Milano il 30 novembre per festeggiare il successo del suo ultimo disco “Ogni maledetto giorno” rilasciato il 1 settembre. Arrivato al primo posto nella classifica FIMI dei dischi più venduti in Italia, il grande successo per il rapper dell’etichetta indipendente Honiro Label non finisce qui. Giorgio Ferrario, in arte Mostro, ha sfornato il suo quarto album studio a soli venticinque anni: è un disco coerente con il suo percorso artistico, ma in alcuni brani emerge il suo lato più intimo e umano. Ieri sera eravamo in fila per l’evento, ecco cosa è successo…

Ore 20.00 l’attesa si fa sentire in fila davanti al Qube Club di Roma, dove ragazzi e ragazze di ogni età bramano l’apertura dei cancelli e l’ingresso nel locale. Ottenere la prima fila non è facile, c’è chi aspetta da ore o chi fa il furbo superando tutti, tipico dei concerti. Non mancano i cori e le chiacchierate con i bodyguards per ingannare l’attesa, qualche gadget fluorescente ed il tempo scorre così. Chi ha acquistato il golden ticket al prezzo di 30 euro si è garantito l’accesso prioritario superando anche gli standard ticket più avanti nella fila. Da fuori si intravedono le luci del palco posto al terzo piano di tre, soundcheck e qualche rumore. Manca davvero poco.

Ore 20.45 i bodyguards consensono l’accesso e iniziano le corse: saliamo le scale e arriviamo facilmente sotto al palco. Il locale è molto spazioso ed il palco è abbastanza alto da garantire una buona visuale a qualsiasi distanza, in ogni caso noi eravamo in seconda/terza fila. Nonostante ci sia molta gente il concerto non ha ottenuto il sold out, gli ultimi biglietti erano ancora disponibili in cassa. Un peccato considerando i precedenti successi di Mostro. Sarà comunque uno spettacolo da ricordare.

Ore 21.30 si abbassano le luci, il dj è pronto alla sua postazione ed ecco che con un’entrata poco scenica arriva Shiva, l’opening-act della serata. Classe ’99 è entrato in Honiro Rookies nel 2015, il suo ultimo singolo “ESSE” è stato rilasciato lo scorso 15 novembre. Accolto con molto calore dal pubblico, inizia a rappare con grande grinta ed energia. Non lasciatevi ingannare dalla giovane età, ha tutte le carte in regola per ottenere lo stesso successo dei suoi colleghi dell’ Honiro Label. Ci intrattiene con i suoi brani, tra cui anche “ESSE”, per circa mezz’ora, ma il pubblico ora vuole Mostro.

Ore 22.00 Shiva saluta il pubblico tra ringraziamenti e sorrisi, è stato un interessante opening-act ed era la prima volta che ascoltavamo dal vivo questo giovane ragazzo. Non male, Honiro non sbaglia un colpo. Non sarà l’unico ospite della serata… Dopo qualche minuto di attesa dopo il saluto di Shiva entrano gli Enemies, il duo composto da Yoshimitsu e Manusso e creatori di molte basi musicali sia di Mostro sia di altri artisti dell’Honiro. Incappucciati, a volto coperto, arrivano alla loro postazione.

I fans in delirio, lo chiamano a gran voce e finalmente… MOSTRO! Tra applausi e grida non perde tempo ed inizia subito lo spettacolo. Parte “Poison” il primo brano della tracklist di “Ogni maledetto giorno”. Mostro afferma fin da subito che la scaletta del concerto comprenderà tutte le canzoni dell’ultimo album, nessuna esclusa. Alcune suonate live per la prima volta, altre no. Rispetta quasi in maniera fedele l’ordine del disco, tranne per alcune hits tenute per il mezzo del concerto. Dopo poco l’inizio del concerto, rientra Shiva per il featuring nella canzone “Amore sporco”. Tra loro un grande abbraccio, un pò come quelli che si scambiava con LowLow durante il periodo della loro collaborazione e nei tour insieme. Un duo che funzionava sotto tutti gli aspetti, ma le strade si sono divise. LowLow ha infatti lasciato l’Honiro Label per firmare con una major, la Sugar.

Il featuring più atteso del concerto è stato sicuramente con Ser Travis aka Sercho nel brano “Pioggia di vetro”. E’ uno dei brani che trasmesso più emozioni durante la serata. Dal testo incisivo, i fans cantano a gran voce “cammina con me prima che il cielo cada, senza mai fermarsi mai guardare indietro”. Grandi amici ma soprattutto grandi artisti, non è la loro prima collaborazione. Inoltre a breve uscirà il nuovo album di Sercho, anticipato dal singolo “Non fa per me”, videoclip fuori da lunedì 20 novembre.

 

 

Mostro riesce a coinvolgere il suo pubblico con grande enfasi: non sono molti i discorsi tra una canzone e l’altra, ma traspare grande emozione da parte sua per essere tornato nuovamente sul palco della sua città. Un disco così importante meritava uno show altrettanto importante, e così è stato. Purtroppo la scaletta ha sfavorito il repertorio dei brani più vecchi. Ad esempio, si è sentita molto la mancanza di pezzi come “24 carati”, “L’ottava meraviglia del mondo”, “Nave fantasma” e le più importanti collaborazioni con LowLow tra cui “Scusate per il sangue” e “Sfoghi di una vita complicata parte 3”. Anche “Madò Regà” un pezzo cult per i fans di mostro è stata cantata in parte (circa 1 minuto e 30) e non ha avuto il giusto spazio.

Tuttavia, nonostante la mancanza dei brani principali del repertorio di Mostro, non è mancano il momento nostalgico con l’ospitata di Nick Sick (Ill Movement). Bellissima l’esibizione di “Dove andrò”, c’è ancora una grande intesa tra i due, ammettiamo che ci avrebbe fatto molto piacere ascoltare anche “Grazie di niente”, ma ci accontentiamo.

La serata scorre velocemente una canzone dopo l’altra, la carica di Mostro è incredibile, non riesce a stare un attimo fermo! Addirittura scende per cantare in mezzo al pubblico durante il live: il delirio. Inutile dire che il pubblico ha accompagnato con la sua voce ogni singolo pezzo, dal più popolare al meno conosciuto. L’unica pecca è appunto la mancanza di determinati brani.

Data la fine del rapporto con LowLow, non ci aspettavamo neanche un brano che riguardasse la loro collaborazione. Invece a gran sorpresa Mostro fa partire la base di “Supereroi falliti”, il brano del duo che ha ottenuto più successo in assoluto, affermando che nonostante tutto è stato premiato come disco di platino digitale (50.000 copie). Ovviamente, Mostro si è esibito solamente sulla sua parte: è stata comunque la canzone più desiderata e cantata della serata.

Ore 23.30 circa, abbiamo assistito a più di un’ora e mezza di grande spettacolo in stile Mostro, tra autoironia, rap, rock e sfacciataggine. La serata sta volgendo al termine ma manca ancora qualcosa. Si abbassano le luci, Mostro lascia il palco. Qualcosa inizia ad illuminarsi: sul led un cielo coperto di stelle. Nuovamente applausi, cori. Sta per partire “E fumo ancora”, uno dei brani più importanti di “Ogni maledetto giorno”. L’artista torna sul palco senza maglietta e con una sigaretta da accendere, fuma un simbolico tiro e poi la butta. “E fumo ancora guardando le stelle, forse qualcuno ora fa parte di quelle”… sul palco l’atmosfera è magica. Nessuno riesce a staccargli gli occhi di dosso. Purtroppo siamo arrivati alla fine della serata.

Mostro ha confermato ancora una volta la sua personalità artistica con questo imperdibile live show che ha fatto tremare il Qube Club come inaugurazione del nuovo tour. La scelta della scaletta ha sicuramente favorito la promozione del nuovo album, a discapito dei più nostalgici che avrebbero voluto ascoltare qualche pezzo vecchio tra i sopracitati. La sua energia ci ha invogliato comunque a cantare per tutta la serata. Lui stesso ha concluso affermando che si è divertito moltissimo: è un concerto che ricorderemo tutti per un bel pezzo, un vero “mostro” della scena rap.

 

Giulia Pappalardo

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