Il ritorno di Mattia Pasini ad Austin è stato un vero e proprio successo per il romagnolo, che al rientro in pista dopo svariati mesi ha conquistato un’ottima quarta posizione.
Moto2 Mattia Pasini – Non saliva su una Moto2 da novembre Mattia, e come se non bastasse, non aveva mai provato un prototipo del Motomondiale con il nuovo motore Triumph. Ecco perché il 4° posto finale di Mattia al COTA può essere tranquillamente considerato una vera e propria impresa.
Moto2 Mattia Pasini – L’inizio della vicenda
Tutto ebbe inizio alla fine della scorsa stagione (2018 ndr), quando Mattia, nonostante le numerose offerte di ingaggio ricevute da diverse squadre del Motomondiale, non si piegò al sistema (pagare per correre) e decise di aspettare una giusta offerta, poi mai arrivata. Tutto ciò nonostante le ultime due stagioni molto positive col team Italtrans, ma che per il 2019 ha virato su Andrea Locatelli e il rookie Enea Bastianini.
Il riminese si è “consolato” all’inizio del 2019 con la chiamata di Sky Sport per commentare insieme a Rosario Triolo le telecronache di Moto2 e Moto3. Questo per le prime due gare in Qatar e Argentina, quando l’infortunio di Augusto Fernàndez ha ivolontariamento aperto una porta al ritorno in pista del romagnolo.
Moto2 Mattia Pasini – La chiamata di Pons
A seguito dell’infortunio di Fernàndez in Argentina, Sito Pons team principal del team FlexBox HP 40 (nel quale corre anche Lorenzo Baldassarri), ha deciso di puntare su Mattia Pasini per la sostituzione dello spagnolo nel GP degli USA.
Mossa questa che si è rivelata particolarmente azzeccata, visto lo straordinario weekend disputato da Mattia. L’amico di Valentino Rossi non era mai salito su una Moto2 motorizzata Triumph, e in generale non disputava una gara dallo scorso novembre. Questo non ha però impedito al riminese di ottenere un 7° posto in griglia di partenza il sabato, a solamente 6 decimi dalla Pole di Schrotter; e poi il 4° posto finale dopo una splendida lotta con Marini e Marquez.
Mattia ha dimostrato di non avere nulla da invidiare agli attuali piloti di Moto2, e con una moto competitiva di poter ambire tranquillamente alle posizioni che contano. Mi raccomando lasciatelo di nuovo senza una moto adesso…