L’arrivo alla Ducati ufficiale di Marc Marquez ha sorpreso un po’ tutti, con Borgo Panigale che ha piazzato, certamente, un grande colpo mediatico (ma anche sportivo) ingaggiando il pluricampione del mondo che, dopo anni bui in Honda, si è riscoperto competitivo in Gresini Racing guidando un Panigale senza aggiornamenti. L’ingaggio dello spagnolo, a cascata, si è riflettuto su Enea Bastianini, che ha perso il posto al fianco di Francesco Bagnaia, e su Jorge Martin, primatista della classifica piloti del Motomondiale 2024 che sognava il grande salto. Una progettualità che Carlo Pernat, manager della Bestia, non ha capito: Nuvola Rossa è passata dal lancio di giovani, che avevano compiuto un percorso di crescita importante, all’acquisto di un veterano forte, ma non da formare.
Il cambio di strategia della Ducati ha mietuto ‘due vittime’, una è Enea Bastianini. Carlo Pernat: “Perché cambiare i piani?”
“Ognuno ha il diritto di fare quello che vuole all’interno di una casa, ovviamente, dato che ci sono strategie che magari non conosciamo. È stata però sconfessata la politica dei giovani portata avanti dal post Dovizioso in poi, che finora ha decisamente portato risultati. Di colpo la strategia è cambiata. Hanno lasciato andare via due piloti di 26 e 27 anni per prenderne uno di 31, che però si chiama Marc Marquez. Io non lo avrei fatto. Si punta ora ad avere due big insieme, ci può stare – ha detto Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini ai microfoni di Motosprint -. Io non sono un manager che porta un pilota, a metà stagione, nel camion Aprilia insieme ad un pilota Aprilia, perché non è qualcosa da ambiente professionistico. Ci sono dei contratti e vanno rispettati. Non faccio nomi ovviamente, ma io mi sono sempre comportato bene con tutti e continuo a farlo“.
(Crediti foto: Enea Bastianini | Facebook)
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