MotoGP | Fabio Di Giannantonio, dall’esclusione alla rinascita

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Di Redazione Sport

Strana a volte, ma meravigliosa, la vita. Fabio Di Giannantonio sta facendo bene in VR46 Racing Team meritandosi una riconferma totale per la prossima stagione. Una “nuova vita” che il centauro italiano si è dovuto completamente ricostruire dopo la mancata conferma con Gresini Racing che aveva scelto, proprio al suo posto, un’icona della MotoGP come Marc Marquez. Contro le leggende è impossibile combattere, ma dal momento dell’annuncio ufficiale qualcosa è scattato nella mente del ragazzo che ha iniziato a mettere a referto prestazioni positive a ripetizione guadagnandosi la chiamata del team creato da Valentino Rossi. Adesso il romano, ottavo in classifica generale dopo l’ottimo piazzamento messo a segno nella giornata di ieri sulla pista di Assen, potrebbe diventare la punta di diamante della squadra e avere a disposizione, nel 2025, una Ducati ufficiale. Un cambio di rotta clamorosamente meritato in pista.

Fabio Di Giannantonio, rinascita a VR46 Racing Team: “Mi piace dimostrare che le persone hanno torto…”

(Credit foto – Pertamina Enduro VR46 Racing Team pagina Facebook)

È sempre difficile per le persone a casa capire la situazione qui. Guardano semplicemente uno spettacolo in TV e non sanno cosa succede dietro le quinte – le dichiarazioni di Fabio Di Giannantonio di VR46 Racing Team ai microfoni di Speedweek.com –. La maggior parte delle persone non sa come ti prepari per una gara e quante ore trascorri lavorando con la tua squadra. Ad essere onesti, non prendo questi commenti troppo sul serio. Naturalmente, le persone che ci supportano sono importanti per me, perché ci spingono come piloti e come squadra. Mi piace dimostrare che le persone hanno torto. Cerco di essere sempre me stesso. Come pilota della MotoGP davanti alla telecamera hai un po’ di potere. Penso che abbiamo anche il potere di ispirare i bambini piccoli. Il messaggio che voglio trasmettere è essere sempre se stessi. Certo ho cose buone e cose cattive, nessuno è perfetto. Do solo la mia opinione sulle cose che accadono. artiamo dal presupposto che più il campionato cresce, più diventa politicamente corretto. Questo è un bene perché alla fine rappresentiamo tanti marchi e poi è bene non avere troppe pagine. Ma come ho detto, a volte devi essere te stesso. È bello vedere che le persone a volte sono un po’ diverse o ‘reali’. In passato non si prestava molta attenzione alle parole, erano più liberi. Era fantastico. Sono sicuro che questo sia il motivo per cui a molte persone piaceva questo sport. Quindi a volte è bene essere più naturali“.

(Credit foto – Pertamina Enduro VR46 Racing Team pagina Facebook)

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