Con sei podi, 14 punti di vantaggio e tre GP da disputare, Joan Mir si prepara ad affrontare il capitolo finale di questo strano, pazzo e imprevedibile Mondiale 2020 della MotoGP. Fino ad ora, il successo del pilota Suzuki Ecstar è stato dettato da un’indiscutibile costanza. Ma è veramente possibile diventare campione senza mai salire sul gradino più alto del podio?
I campioni senza vittoria
Se dovesse riuscire nell’impresa, Joan Mir sarebbe il primo, nella storia della classe regina, a conquistare il titolo iridato senza mai salire sul gradino più alto del podio. Nella storia del Motomondiale, però, altri tre piloti sono riusciti a raggiungere questo traguardo unico nel suo genere. Stiamo parlando di Manuel Herreros, Emilio Alzamora e Andrew Pitt. Gli unici piloti in grado di consacrarsi campioni del mondo senza vincere nemmeno un Gran Premio nell’anno del titolo. Andiamo a scoprire la storia di questi piloti, campioni e “ragionieri”, che hanno fatto della costanza la loro arma vincente.
Manuel Herreros, classe 80cc del 1989
Il primo a raggiungere l’insolito traguardo è Manuel Herreros, detto “Chapi”, durante l’ultima edizione della classe 80cc nel 1989. In sella alla sua Derbi, Chapi diventa il primo pilota nella storia del Motomondiale a conquistare il titolo di Campione senza mai vincere una gara. Herreros punta infatti sulla regolarità e conquista per 4 volte la seconda posizione su 6 GP in calendario. Le stranezze non finisco qui però. Nonostante tre vittorie, il pilota più vincente dell’anno, Peter Oettl, deve accontentarsi della terza posizione alle spalle dello svizzero Stefan Dorflinger, anche lui a secco di successi. Per Manuel Herreros, quello dell’89, è l’unico mondiale vinto nella carriera prima in classe 80cc e poi in 125cc dal 1984 al 1991.
Emilio Alzamora, classe 125cc del 1999
Dieci anni più tardi è un altro spagnolo a compiere l’impresa: Emilio Alzamora, conosciuto da molti in quanto manager dei fratelli Marquez. In sella alla Honda, Alzamora replica l’impresa del connazionale e conquista con la 125cc il titolo del 1999 senza vincere nemmeno una gara. Per diventare Campione del Mondo, con un solo punto di vantaggio sul rivale Marco Melandri, bastano 5 secondi posti e 5 terze posizioni su 16 GP. Anche per Alzamora quello del ’99 è l’unico titolo della carriera iniziata nel 1994 e conclusa nel 2003.
Andrew Pitt, Supersport 600 del 2001
Anche se conquistato nel Mondiale delle derivate di serie, è doveroso ricordare l’impresa di Andrew Pitt, pilota australiano impegnato nel Campionato Supersport, SBK, e nella MotoGP dal 2000 al 2010. Pitt è finora l’unico a conquistare il titolo nelle derivate di serie senza vincere nemmeno una gara. Nel 2001 l’australiano corre la Supersport con la Ninja ZX-6R del team Fuchs Kawasaki. Durante tutta la stagione Pitt fa della regolarità e della costanza la sua arma vincente, andando a punti in tutte le gare, ma senza riuscire a salire sul gradino più alto del podio. A decidere il Mondiale è il rivale Paolo Casoli (vincitore di tre GP) che nell’ultima gara cade sull’asfalto di Imola. A Pitt basta il quarto posto per incoronarsi campione e prendersi il primo dei suoi due titoli mondiali.
La storia ci insegna che con perseveranza e costanza ogni traguardo può essere raggiunto. Riuscirà Joan Mir a incoronarsi campione iridato della MotoGP anche senza vittorie nel suo bottino stagionale? Lo scopriremo molto presto! L’atto finale del Mondiale 2020 della MotoGP sta per iniziare.
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