MotoGP Le Mans: diamo i numeri

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Di Redazione Metropolitan

La quinta tappa del Motomondiale si svolgerà il 20 Maggio sul circuito Bugatti di Le Mans. La Honda ci arriva con forti certezze, Ducati e Suzuki vogliono confermarsi. La Yamaha è chiamata al riscatto dopo la figuraccia spagnola di due settimane fa.

Sarà la 61^ edizione del Gran Premio di Francia. Alternato su vari circuiti francesi in passato, diventa tappa fissa a Le Mans nel 2000. Il tracciato, inaugurato nel 1966, è stato ricavato dal prestigioso e conosciuto Circuit de la Sarthe (teatro della 24 Ore di Le Mans). Questa inaugurazione aveva la finalità, appunto, di non ospitare la sola gara automobilistica, ma anche altri eventi motoristici. Leggermente modificato nel 2008, il tracciato si compone di 11 curve per un totale di 4185 metri di lunghezza. E’ caratterizzato da curvoni veloci di percorrenza e numerosi cambi di direzione, mentre non si denotano frenate particolarmente incisive.

Veduta aerea del circuito di Le Mans (foto dal web)

Dal 2000 all’edizione dello scorso anno, il pilota più vincente è stato Jorge Lorenzo con 6 successi distribuiti tra 250cc e MotoGP. Seguono Dani Pedrosa con 4 successi e Valentino Rossi con 3 (autore anche di 6 secondi posti e 3 terzi posti, per un totale di 12 podi). Il record in gara appartiene a Maverick Viñales, stabilito nell’edizione 2017 (1.32.309).

Parlando della passata edizione, la vittoria fu conquistata dallo spagnolo numero 25 della Yamaha davanti al padrone di casa Zarco e Pedrosa. Il podio fu condizionato a sole tre curve dal termine dalla caduta di Rossi, il quale era in lotta con il suo compagno di squadra per la vittoria. Senza quella scivolata, si sarebbe completato un podio tutto Yamaha come nel 2008, quando a salirci furono Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Colin Edwards nell’ordine.

La lotta tra Rossi e Vinales nell’edizione 2017 (foto dal web)

Yamaha presenta una buona tradizione sulla pista francese, il che potrebbe significare un riscatto dopo la brutta prestazione a Jerez di due settimane fa. Ciò che permette alla moto di Iwata di sposarsi bene con il circuito di Le Mans è l’ottima ciclistica; la quale permette alla moto di danzare nelle lunghe curve di percorrenza e conferisce grande agilità nei cambi di direzione. Anche la Suzuki presenta queste caratteristiche, avvicinandosi molto alla concorrente giapponese, mentre per la Honda e la Ducati sarà più dura (sulla carta). Infatti la Honda si è dimostrata forte in tutte le condizioni e la rossa di Borgo Panigale è riuscita a rendersi protagonista in una pista ostica come Jerez.

Variante importante sarà il meteo, sempre molto incerto in quella zona della Francia. Non resta che aspettare Venerdì, con le prime prove libere.