MotoGP Motegi 2018 | Marc Marquez è campione del Mondo per la settima volta! Dovizioso OUT a due giri dalla fine

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Di Redazione Metropolitan

Al Twin Ring Motegi Circuit Marc Marquez si porta a casa il suo settimo titolo mondiale, il quinto nella classe regina, a soli venticinque anni. Nulla da fare per la Ducati, che vede Andrea Dovizioso cadere a due giri dal termine. Yamaha ancora una volta in difficoltà, con Valentino Rossi quarto grazie alle cadute. 

MotoGP Motegi 2018 – Marc Marquez è nuovamente campione del mondo! Quest’anno non c’è storia: lo spagnolo porta a casa la vittoria che gli permette di vincere il titolo, con il suo diretto avversario, Andrea Dovizioso, che cade a fine gara e con gli inseguitori attardati. Ancora una volta la Yamaha guarda lo spettacolo senza parteciparvi, con Rossi che cerca di stare al passo senza troppo successo. Let’s analyze the race!

MotoGP Motegi 2018: prime curve scoppiettanti!

Alla partenza ritroviamo Marc Marquez solo sesto in griglia: qualifiche peggiori del solito per lo spagnolo, che osserva Andrea Dovizioso partire dalla pole position, affiancato da due ottimi Zarco e Miller.

riglia di partenza di Motegi 2018
Partenza scoppiettante per Miller, che rischia il contatto con Zarco. Fonte: Web

Il leader del mondiale non si adagia certo sugli allori: grazie anche alla partenza movimentata davanti, che vede Miller sbandare e finire pericolosamente vicino a Zarco, Marc guadagna sin da subito la seconda posizione. All’inseguimento di Dovizioso, ovviamente. 

Buona la partenza di Valentino Rossi, che dalla nona casella si piazza qualche posizione più avanti, all’inseguimento. L’inizio è, come al solito, molto strategico: nessuno spinge, nessuno si arrischia ad allungare, per paura di consumare le gomme. Tutti i piloti, con Dovizioso in testa, girano in 1.46 alto, lontano dai tempi delle qualifiche. Si forma così una lunga coda, che vede Cal Crutchlow risalire fino alla seconda posizione davanti a Marc e Miller inseguire al quarto posto. Chiudono il serpente Rossi e Rins.

La strategia iniziale
Inizio strategico a Motegi: la lunga coda che vede i piloti all’inseguimento di Andrea Dovizioso. Fonte: La RSI 2

MotoGP Motegi 2018: strategie di gioco

Quando c’è un Mondiale da vincere, la strategia la fa da padrone, perfino su un pilota come Marc Marquez. Per buona parte della gara infatti, nulla si smuove davanti: pochi semplici sorpassi e ritmo blando. Marquez, dopo il sorpasso di Cal, si piazza nuovamente dietro gli scarichi del forlivese, in agguato. 

Dietro, Rossi supera Miller e tenta l’inseguimento, provando a ricucire il distacco che ha dai primi tre e portandosi dietro le due Suzuki. Andrea Iannone comincia la scalata e passa prima il suo compagno di squadra Alex Rins, poi Valentino Rossi, in lieve difficoltà. 

Il sorpasso di Iannone su Rossi
Iannone scavalca Rossi e tenta di ricongiungersi coi primi. Fonte: Web

Quando mancano quattordici giri al termine, anche Alex Rins sorpassa Valentino Rossi e punta all’inseguimento del compagno di squadra. Nel mentre, cadono sia Miller che Abraham. Il primo era stato autore di un’ottima qualifica e di una buona metà gara e vede così sfumare l’occasione di un podio. Da segnalare anche la prestazione di Alvaro Bautista, in bagarre con Dani Pedrosa per l’ottava posizione.

MotoGP Motegi 2018: last part of the race

Quando mancano dieci giri al termine della gara, mentre davanti accennano qualche sorpasso e provano ad allungare, Andrea Iannone finisce rovinosamente a terra ed è costretto al ritiro. Un vero peccato per il pilota di Vasto, che sembrava averne per ricongiungersi coi primi.

Finalmente i tempi cominciano ad abbassarsi con Dovizioso e Marquez che prendono margine sugli avversari, Rins e Crutchlow all’inseguimento e dietro Rossi che vede Zarco e Bautista avvicinarsi pericolosamente.

A qualche giro dal termine, Marc si decide a passare Andrea e prova ad imporre il suo ritmo. Tutto sembra far presagire un finale con sorpassi e bagarre, ma ancora una volta le sorprese non finiscono. Quando mancano soltanto due giri, infatti, Andrea Dovizioso si stende e di fatto consegna il mondiale nelle mani di un formidabile Marc Marquez. Il forlivese chiuderà diciottesimo.

La caduta di Andrea Dovizioso
Andrea Dovizioso cade a due giri dal termine e consegna di fatto il mondiale a Marquez. Fonte: Web

MotoGP Motegi 2018: Marc Marquez Level 7!

Un sogno che si avvera per casa Honda: la marca infatti trionfa sul proprio circuito, conquistando, oltre al titolo mondiale vinto da Marquez, titolo costruttori e titolo Team. Una tripletta formidabile

I festeggiamenti
Marc Marquez festeggia con la squadra il suo settimo mondiale. Fonte: Honda HRC Twitter Account

Fun fact: durante i festeggiamenti, evidentemente molto animati, Marc Marquez si sloga una spalla. Festa con qualche dolore quindi, ma il sapore è sicuramente molto dolce. A venticinque anni, Marc ha nel suo bagaglio già 7 titoli mondiali e la sua carriera è ancora molto lunga.

Qui il link per il post sui festeggiamenti animati: Is it possible to celebrate too hard? Yes, it is! 

MotoGP Motegi 2018: l’analisi della gara

Soltanto Andrea Dovizioso avrebbe potuto arrestare la cavalcata dello spagnolo alla conquista del mondiale. Ma non c’è stato nulla da fare. Ancora una volta Marquez si è dimostrato capace di aspettare, un ragioniere insomma, che a furia di errori negli anni passati, ora non ne sbaglia una. Dagli errori si impara, dicono: lui la lezione la sa da 10L. Magistrale. E lo dicono anche i numeri.

Diamo i numeri
I numeri di Marc Marquez. Fonte: Honda HRC Account

Un extraterreste, che alla sua giovane età sfiora già numeri da record. Niente da fare per la Ducati, che si trova con un pilota infortunato che salterà forse anche le prossime gare, e l’altro che cade a due giri dal termine. 

Marquez ha recentemente ammesso di aver imparato molto dalla guida e dallo stile del forlivese: sembrerebbe proprio che l’allievo abbia superato il maestro, e non è facile raggiungere quella calma strategica tipica di Dovizioso. Soprattutto se sei un pilota di quelli esuberanti, come Marc.

Sorride casa Suzuki, che vede Rins salire sul podio. Ma il risultato è dolce amaro, considerando la caduta di Iannone. Yamaha ancora una volta in difficoltà, con Valentino che spreme la sua M1 fino all’osso e porta a casa un quarto posto, complici le cadute di Iannone, Miller e Dovizioso davanti. Prestazione in sordina per Vinales e Zarco, che sembravano i due più veloci per questo weekend giapponese. 

Prossima tappa in terra di canguri, con il Mondiale ormai alle spalle e nulla da perdere. A giochi fatti, sicuramente potremo vedere ancora delle ottime gare e speriamo che i piloti ci regalino delle bagarre avvincenti per conquistarsi podio e fama! 

Marc Marquez, chapeau!

 

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