Incredibile notizia quella arrivata ieri dal Giappone. Le autorità giapponesi hanno arrestato Il presidente e amministratore delegato del gruppo Renault-Nissan, Carlos Ghosn. Le prime indiscrezioni parlano già di licenziamento.
Una notizia del tutto inattesa quella arrivata nella giornata di ieri dal Giappone. Nel pomeriggio italiano le prime indiscrezioni dall’emittente nipponica Nhk “L’ufficio del procuratore distrettuale di Tokyo ha arrestato Ghosn, presidente della Nissan, con l’accusa di violazione della legge sugli strumenti finanziari e gli scambi azionari”. Le accuse a suo carico sono quelle di aver fornito informazioni non corrette sul proprio compenso e sui bilanci aziendali.
Le accuse non arrivano solamente dai magistrati giapponesi, ma dalla stessa Nissan (facente parte del gruppo Renault). Stando alle dichiarazioni raccolte, le indagini sono partite inizialmente all’interno della stessa azienda, proseguite successivamente dalla polizia giapponese. Da questa sarebbe emerso che Carlos Ghosn si sarebbe reso protagonista di alcuni abusi, tra cui l’utilizzo dei fondi della società per proprio tornaconto e la riduzione sistematica del proprio stipendio nelle comunicazioni ufficiali ai mercati.
Nella giornata di ieri Nissan ha emesso un comunicato dalla propria sede di Yokohama. La casa giapponese conferma di aver condotto un’indagine interna nei confronti di Carlos Ghosn e Greg Kelly per abuso d’ufficio. Fonti interne all’azienda hanno confermato anche il coinvolgimento di Greg Kelly, Representative Director di Nissan. Secondo le comunicazioni ufficiali, nel 2017 Ghosn avrebbe incassato 8,5 milioni di dollari per il suo incarico in Nissan e Mitsubishi, mentre per quello in Renault “appena” 100.000 euro in meno, dunque 8,4 milioni di dollari.
“L’investigazione ha dimostrato che per molti anni sia Ghosn che Kelly hanno dichiarato dei compensi nel report delle azioni quotate al Tokyo Stock Exchange che erano minori del reale valore. L’obiettivo era quello di ridurre l’ammontare comunicato ai mercati del salario percepito da Carlos Ghosn. Inoltre, a riguardo di Ghosn, altre significative azioni di cattiva gestione sono state scoperte. Tra queste, l’utilizzo personale di numerosi asset aziendali. Confermato anche il pieno coinvolgimenti di Kelly”
Arresto di Carlos Ghosn – I contraccolpi sui mercati
La diffusione della notizia dell’arresto di Carlos Ghosn da parte delle autorità giapponesi non ha tardato a produrre effetti. I contraccolpi finanziari non hanno risparmiato alcuna società dell’alleanza formata da Renault, Nissan e Mitsubishi. Il titolo della Casa francese è arrivato a perdere il 12% a Parigi, chiudendo la giornata con la perdita dell’8.43% con un recupero a fine giornata. L’andamento de titolo Nissan non è stato da meno.
Alla borsa di Francoforte, Nissan è arrivata a perdere oltre il 10% chiudendo la giornata attorno al 7% in negativo. La società che è riuscita a limitare i danni in borsa è stata Mitsubishi che ha chiuso solamente al 2% di perdite. Le conseguenze negative sui mercati verranno probabilmente attenuate nei prossimi giorni, quando si riuniranno i diversi Consigli di Amministrazione dove si discuterà il licenziamento di Ghosn.
Carlos Ghosn – Il manager che risollevò Renault e Nissan
Classe 1954, Carlos Ghosn è un nato in Brasile da genitori di origine libanese. L’attuale manager di Renault e Nissan è diventato famoso al grande pubblico quando salvò Renault quando la casa transalpina divenne privata nel 1996. Ghosn fu abile a risollevare i bilanci della società transalpina con dei corposi tagli.
La partnership Renault-Nissan lo porta in Giappone nel 1999. Obiettivo? Ripetere il salvataggio riuscito con Renault. In poco tempo, Ghosn riuscì a compiere l’operazione con lo stesso successo ottenuto con Renault a tal punto che la ripresa economica di Nissan è ancora oggi considerata come una delle più eccezionali di sempre. La decisione sul suo eventuale licenziamento verrà presa giovedì 22 quando si terrà il CdA di Nissan.