Svelato ufficialmente il nome definitivo della prima auto elettrica marchiata Porsche contemporaneamente alle celebrazioni per i 70 anni della casa tedesca. Scopriamone i dettagli.

“Puledro veloce”. Questo è il nome prescelto da Porsche per la vettura che aprirà ufficialmente la strada di Porsche nel mondo dell’elettrico. Un nome che richiama il logo della casa di Stoccarda che, dal 1952, raffigura un destriero pronto a scattare. La scelta del nome non è stata certo casuale, volendo rappresentare il definitivo lancio della Casa tedesca nel mondo dell’elettrico.

La nostra nuova sportiva a trazione elettrica è resistente e affidabile. E’ una vettura in grado di percorrere lunghe distanze con prestazioni costanti e che si propone come un simbolo di libertà – Oliver Blume, CEO di Porsche AG

Porsche Taycan è stata svelata durante l’inaugurazione della mostra temporanea “70 Years Porsche Sports Cars” la scorsa settimana. L’inaugurazione della mostra, oltre a celebrare l’anniversario di Porsche Sports, ha visto la presentazione del piano di investimenti che Porsche effettuerà nei prossimi anni nel mondo dell’elettrico.

Gli investimenti

La produzione di Porsche Taycan non sarà che l’inizio di una serie di investimenti nel mondo elettrico per Porsche. La casa tedesca ha stanziato una cifra attorno ai sei miliardi di euro fino al 2022 per la mobilità elettrica. Gli investimenti non riguarderanno solamente la creazione di posti di lavoro (1,200 quelli previsti solo a Zuffenhausen), ma anche alla conversione degli impianti di produzione.

Proprio la fabbrica di Zuffenhausen sarà quella maggiormente rinnovata. Nei pressi dell’attuale fabbrica, sarà costruito un nuovo sito produttivo dove avrà luogo la produzione della Taycan. Il nuovo stabilimento sarà capace di produrre almeno 20 mila esemplari l’anno già dal 2020 in linea con le previsioni di vendita nei primi mesi di commercializzazione della Taycan.

Piano di investimento Porsche – Photo Credit: Porsche AG

Tra i sei miliardi di investimenti previsti fino al 2022, non mancano gli investimenti in R&S ed innovazione. Porsche ha stanziato 500 milioni di euro per lo sviluppo di varianti di Taycan e di modelli derivati. Per l’innovazione, sono stati stanziati 700 milioni di euro. Gli investimenti in innovazione saranno incentrati sull’implementazione di nuove tecnologie, infrastrutture di ricarica e smart mobility.

Il piano di investimenti presentato da Oliver Blume dovrebbe tenere in considerazione gli investimenti che verranno effettuati dal gruppo per la Formula E. Questo dettaglio non è stato reso noto da Porsche nel corso della presentazione. La Casa di Stoccarda entrerà nella competizione full electric nella stagione 2019-2020 dove troverà gli eterni rivali Mercedes, Audi e BMW. 

Le prestazioni

Le prestazioni della Taycan si preannunciano entusiasmanti al pari di quelle della Mission E. Porsche Taycan sarà spinta da due motori sincroni a magneti permanenti (PSM) con una potenza erogata complessiva di oltre 600 cavalli. Come sappiamo, il vantaggio dell’elettrico è certamente una migliore accelerazione. Taycan avrà un’accelerazione notevole, da 0 a 100 km/h in meno di 3,5 secondi e da 0 a 200 km/h in poco meno di 12 secondi.

Presentazione Porsche Taycan, Oliver Blume – Photo Credit: Autogazette

Vantaggio indiscusso è oltretutto il livello di potenza continua che viene garantito dalla propulsione elettrica. Più accelerazioni in successione saranno possibili, senza che ci sia alcuna perdita di potenza. Autonomia? Stando a quanto dichiarato, sarà oltre i 500 km nel ciclo NEDC. Fondamentale nell’elettrico è la durata della ricarica. Grazie alla tecnologia 800 V, Porsche Taycan potrà ricaricare l’80% della propria autonomia in soli 15 minuti.

Porsche Taycan sarà la principale sfidate dell’avveniristica Tesla Model S nei mercati europei. Una sfida sempre più intrigante dove non mancheranno attori come Volkswagen, BMW e Mercedes. Le maggiori case automobilistiche hanno annunciato piani molto ambizioni di investimenti per lo sviluppo di nuovi modelli elettrici. Quali sorprese ci riserverà il settore automotive nei prossimi anni?

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