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SBK

Gara 1

Rea si conferma l’uomo da battere sin dalle prime battute del venerdì. E si ripete in maniera magistrale anche durante la gara, andando a vincere in solitaria rifilando un distacco imponente agli inseguitori. Una gara caratterizzata dall’asfalto bagnato, dove Melandri è riuscito a risalire fino alla seconda piazza davanti ad uno stoico Sykes che era in sella nonostante sia ancora in convalescenza dopo il terribile volo di Portimao.

 

Lorenzo Savadori in azione durante gara 1.

Grandissimo Leon Camier, che porta la sua MV Agusta F4 in quarta posizione davanti ad un competitivo Lowes e Mercado. Chiudono la top ten Laverty, Giugliano, Van Der Mark e Davies: Chaz è stato il rider che più è mancato a battagliare là davanti. Dopo una partenza arrembante ha accusato problemi di elettronica che lo hanno spinto fino alla decima piazza.

Savadori chiude undicesimo, Russo tredicesimo e De Rosa in quindicesima. Grazie al successo di Gara 1, Rea si conferma per la terza volta consecutiva campione: un’impresa mai riuscita nemmeno alle grandi leggende del passato in SBK.

Gara 2

La notte deve aver apportato a Chaz Davies il giusto mix di grinta e cattiveria per riscattare la prestazione deludente del sabato. Il gallese della Ducati vince di forza davanti alle due Yamaha di Lowes e Van Der Mark (che hanno duellato alla grande) con una grande gara svoltasi con le gomme slick sotto una pioggerella decisamente noiosa.

Con Rea fuori dai giochi dopo appena due giri causa infortunio al piede destro dopo la collisione con la moto di Laverty, Sykes è rimasto l’unico alfiere Kawasaki ufficiale in pista. Ma probabilmente il dolore alla mano sinistra ha giocato un fattore fondamentale sul settimo posto finale di “The Grinner”, che gli costa anche il secondo posto nel mondiale.

Il podio di gara 2: Davies, Lowes e Van Der Mark.

Quarta piazza per Xavi Fores su Ducati Barni, che nonostante un problema al cambio, è riuscito ad arrivare in fondo guidando sopra i problemi. Alle sue spalle si è innescata una grande battaglia tra Melandri e Mercado, con l’italiano capace di imporsi a pochi giri dalla fine.

Sykes settimo, davanti alle due BMW di Torres e De Rosa. Grande sfortuna per Lorenzo Savadori e Leon Camier, entrambi abbandonati dai propri motori mentre erano protagonisti.

Grazie alla vittoria in gara 2, Davies si riappropria del secondo posto nel mondiale a spese di Sykes. Al prossimo round, Jerez, il focus sarà sicuramente incentrato su loro.

Chiudiamo la parentesi sulle derivate di serie con una anticipazione sulla prossima stagione: anche nel 2018 si correrà a Laguna Seca, ma con un mese di anticipo rispetto alle precedenti edizioni. Infatti il round oltreoceano si terrà a giugno anzichè a luglio. Tutto fa presagire che Dorna stia cercando di compattare meglio il calendario evitando la lunga pausa estiva.

L’ultima notizia riguarda Maxime Berger: il pilota francese (campione europeo stock 600 nel 2007 e pilota SBK Ducati Supersonic 2011) ci ha lasciati dopo un mese di coma vegetativo dopo che Maxime ha cercato di togliersi la vita. L’annuncio è stato comunicato dalla famiglia. Riposa in pace.

STK 1000

A Magny-Cours si scatenano I francesi, con Guarnoni bravo a scalare tutte le posizioni, e una volta arrivato al vertice, contenere Marino tornando così al successo dopo quasi 2 anni di digiuno. La terza piazza è tutta per Federico Sandi, davanti a Tamburini, Mykhalchyk e Jones. Occasione sprecata per Rinaldi, che con Razgatlioglu out (infortunio alla spalla) non riesce a chiudere il discorso mondiale.

Guarnoni torna a vincere dopo due anni di attesa.

L’iride è ancora lontana: manca ancora una gara alla conclusione e con tre piloti (Rinaldi, Marino e Razgatlioglu) racchiusi in soli 14 punti lo spettacolo sarà assicurato.

SSP

Anche in stock 600 manca un pilota: e che pilota. Kenan Sofuoglu chiude la stagione in anticipo a causa delle fratture riportate al bacino in seguito ad una caduta durante le qualifiche. Sitauzione che ha giocato a favore del suo diretto rivale nel campionato, ovvero il francese Mahias.

Il campionato perde uno dei protagonisti principali: Kenan Sofuoglu. Get well soon!

Partito dalla quarta fila dopo una qualifica poco convincente, Mahias è riuscito a chiudere in quarta posizione con una rimonta pazzesca, togliendosi lo sfizio di mettere le ruote davanti a Cluzel e Morais. La lotta per il gradino più alto del podio è andata a Niki Tuuli davanti ad un convincente Caricasulo e Jacobsen su MV.

Ottima la prova anche di Lorenzo Zanetti, costantemente nella top ten nonostante sia salito in sella alla sua MV Agusta a campionato in corso. Canducci settimo, Baldolini e Gamarino in posizione 14 e 15. Con il forfait di Sofuoglu, la lotta per il titolo sarà una battaglia tra Mahias e Morais, con il francese che gode di ben 32 lunghezze di vantaggio.

SSP 300

Anche la tappa francese ha saputo regalare una gara ricca di sorpassi e spunti interessanti, con lo spagnolo Garcia capace di imporsi su Coppola e Schotman. Dopo la partenza si crea subito un gruppo di 10 piloti capaci di allungare sul resto del gruppo, con sorpassi e controsorpassi ad ogni staccata.

Veso metà gara il gruppo si separa in due, con Garcia e Coppola sempre là davanti a dare spettacolo. Nel finale il ritmo cala un po’ e tutti si ricompattano, ma Garcia, forte di un piccolo vantaggio acquisito, si concede anche un errore a 3 curve dal termine senza mettere in discussione la sua prestazione.

Oltre alla vittoria, Garcia così conquista anche la leadership nel campionato, superando Coppola di sei lunghezze, rimandando la resa dei conti al gran finale di Jerez.

CIV

Notizia bomba per quanto riguarda il campionato italiano velocità: nella categoria Supersport parteciperanno come wild card Anthony West e Noriyuki Haga in sella rispettivamente a Kawasaki e Yamaha.

Noriyuki Haga tornerà in sella al CIV insieme a West e Fabrizio.

La famiglia Haga così sarà al gran completo, vista anche la partecipazione di Ryota e Akito nella categoria SSP 300. Ritorno in sella anche per Michel Fabrizio su BMW Althea nella categoria Stock 1000.

F1

a cura di Raffaello Caruso

Con la diciannovesima ed ultima edizione, si conclude con la seconda vittoria in carriera di Max Verstappen il Gran Premio di Malesia. SecondoHamilton, terzo RicciardoGuaio tecnico per la Ferrari di Raikkonenche resta ferma ai box, e la grande rimonta di Sebastia Vettel, l’ultimo appuntamento a Kuala Lumpur si chiude col botto!

Max Verstappen festeggia la vittoria in Malesia!

Verstappen vince il il Gp di Malesia ma festeggia soprattutto Hamilton, che con il secondo posto porta a 34 i punti di vantaggio su Vettel a cinque gare dalla fine. Il pilota della Ferrari le ha tentate tutte per rimontare dall’ultimo posto sullo schieramento di partenza, e ci ha mostrato per l’ennesima volta il grande potenziale della sua Gina. È riuscito a risalire fino al quarto posto dopodiché si è arenato dietro a Ricciardo, che sale di nuovo sul podio. 
L’alone di sfortuna pare però rimanere saldato, come un chiodo fisso in casa Ferrari che, dopo il guaio in qualifica di Vettel, oggi Raikkonen, che sarebbe dovuto partire dalla prima fila, ha accusato un calo di potenza già durante il giro di formazione e si è ritirato prima del via: terza power unit rotta in due giorni sulle Rosse.

Vettel si fa dare uno strappo fino ai box dopo l’incidente alla curva 3.

Fin dal via la Mercedes ha mostrato di non voler rischiare: approfittando del fine settimana nero del Cavallino, Hamilton ha guidato al risparmio, con il manettino della potenza al minimo. Partito dalla pole position, il leader del Mondiale non ha opposto grande resistenza a Verstappen, consegnandogli la seconda vittoria della carriera e la prima del 2017.
Bottas invece è rimasto indietro. L’unica manovra per cui si è distinto è la marcatura su Vettel che ha permesso al compagno di squadra di fare il pit stop in serenità.

Ultimo brivido del Gp di Malesia, nel giro di rientro a fine gara Vettel ha superato Stroll che non se n’è accorto. Nell’impatto la ruota posteriore sinistra della Ferrari è finita sul cofano. Altro lavoro per i meccanici, che nel fine settimana hanno cambiato tre volte il motore sulla monoposto del pilota tedesco. Vettel è rientrato ai box sedendosi sulla fiancata della Sauber di Wehrlein: una scena d’altri tempi.