Salve a tutti amici appassionati delle quattroruote, bentrovati ad un nuovo appuntamento di Motorzone! Durante il Primo Maggio, che abbiate fatto una gita fuori porta in solitaria o in famiglia con la vostra auto, oppure l’abbiate passato in casa assieme i vostri cari; per noi appassionati dei motori l’1 Maggio è un giorno un pò amaro da trascorrere, poichè la mente viaggia a 24 anni fa.

L’1 Maggio 1994 si spegneva, esattamente ventiquattro anni fa, all’ “Autodromo Enzo e Dino Ferrari” il pilota brasiliano di Formula 1 Ayrton Senna. Era una domenica come le altre, Senna era pronto quel giorno, pronto a vincere. “Sarà una cosa facile e veloce magari”. “Sono io il campione”, avrà pensato, “vincerò”. Si spengono le luci rosse, e Senna sta per correre verso l’ultimo Gran Premio della sua vita. Esatto, perchè proprio quel maledetto 1 Maggio di 24 anni fa, il più grande pilota automobilistico ci salutava per sempre, lasciando dentro i cuori di appassionati e non, un profondo e denso rammarico.

Ayrton Senna – credit:NorioKolke

A ventiquattro anni da quel terribile disastro, la McLaren – per la quale il Re corse dal 1988 al 1993 – ha deciso di omaggiarlo, producendo la nuova McLaren Senna, la nuova hypercar in fibra di carbonio dedicata al campione di Formula1.

Presentata al Salone di Ginevra, battezza la nuova McLaren Senna concepita per la pisa ed omologata per la strada. La regina è spinta da un V8 di 4.0 litri da 800CV e 800 nm. E’ realizzata interamente in fibra di carbonio ed ha un peso bassissimo: 1.198 kg (a secco). I 500 esemplari in cui verrà prodotta (tutti già prenotati) verranno venduti ad un prezzo base di circa 945.500 euro!

McLaren Senna è basata sulla 720S, ed appartiene alla “famiglia” di coupé McLaren Ultimate Series, quella in cui si trovava l’estrema P1. Da sempre McLaren conta molto sull’aspetto tecnologico ed aerodinamico delle proprie vetture, tanto che ha lavorato molto sui flussi dell’aria e ha dotato la carrozzeria di appendici mobili, cioè controllate dell’elettronica e in grado quindi di alzarsi o abbassarsi a seconda che il pilota sia alla ricerca della velocità o di una maggiore potenza frenante. Il nuovo alettone ed i profili aggiuntivi generano 800 chili di carico dell’aria sul tetto a 250 km/h.

McLaren Senna box – credit:web

Come ogni auto da pista, la McLaren Senna appare senza fronzoli di troppo, senza eccessi vistosi anzi, il suo interno è abbastanza spoglio e spartano. Ad esempio, a levetta per l’apertura delle portiere si trova sul tetto, il finestrino laterale è composto da due parti (si apre solo quella inferiore) e non ci sono materiali di rivestimento, neanche per coprire la cartuccia di gas che mantiene in posizione la portiera quand’è aperta verso l’alto (il tutto per risparmiare peso).

McLaren Senna e McLaren MP4/4 – credit:web

A livello di prestazioni, non poteva deludere questa nuova belva della casa inglese: la velocità massima è di 340 km/h, per lo scatto 0-100 km/h bastano 2,8 secondi e dopo altri 4 secondi si raggiungono i 200 km/h partendo da fermo. Il guidatore può selezionare una delle tre modalità di guida (Comfort, Sport e Track) e controllare i dati presenti nella strumentazione digitale, che al pari della McLaren 720S è girevole: lo schermo è “completo” quando si guida per strada, frangente in cui mostra più dati sull’auto, ma una volta in pista si gira e riporta solo la velocità, il numero dei giri e la marcia selezionate. Nella consolle centrale è presente lo schermo verticale da 8 pollici. Fra le particolarità dell’auto c’è anche il selettore del cambio solidale al sedile, che rimane alla giusta distanza dal busto anche se il guidatore vuole distendere le gambe.

McLaren Senna interni – credit:web

Il gesto di McLaren di omaggiare il mito di Senna, tocca e scalda il cuore di tutti i fan, forse un pò meno i portafogli di chi l’ha già comprata. Sarà questa una nuova “moda” che adotteranno, magari anche case come la Ferrari, ideando un’ipotetica Ferrari Schumacher?

Raffaello Caruso