Formula 1

Mugello F1, tante critiche ricevute. Ecco il punto della situazione

Dopo il Gran Premio di F1 disputato ieri al Mugello, sono state mosse tante critiche riguardanti la pericolosità del circuito, che per la prima volta entra a far parte del campionato di Formula 1 attraverso il GP della Toscana Ferrari 1000. Ma la causa dei vari incidenti e delle conseguenti due bandiere rosse, è davvero attribuibile alla configurazione e alla struttura del circuito? Analizziamo le varie accuse ricevute dalla pista.

Mugello F1, tante critiche ricevute – L’incidente in partenza

Già da prima della partenza, durante il giro di formazione, Max Verstappen ha percepito dei problemi al motore, problemi che già esistevano lo scorso weekend e che l’hanno costretto al ritiro. Per questo motivo i meccanici Red Bull a dieci minuti dalla partenza erano ancora in griglia a lavorare sulla monoposto. Questo però non è bastato, infatti allo spegnimento dei semafori Max Verstappen ha subito un calo di potenza, perdendo velocità.

Mugello F1 incidente Verstappen
Problemi al motore per Max Verstappen che causano un incidente in partenza – Photo Credit: Twitter F1

Questo ha causato un incidente in curva due, facendo sventolare bandiera gialla, e portando al ritiro di Pierre Gasly e ad alcuni danni sulle monoposto di Raikkonen e Vettel. Per cui il motivo questo primo incidente non può essere attribuito alla pista in alcun modo. Successivamente però ci sono stati altri incidenti di gran lunga più pericolosi che andremo ad analizzare.

Mugello F1 incidente Verstappen
L’incidente avvenuto in curva due subito dopo la partenza, con ritiro di Verstappen e Gasly – Photo Credit: Twitter F1

La prima bandiera rossa

Ripulita la pista dai detriti e rimosse le due auto, esce la safety car, ma nel rettilineo principale, a causa di un errore da parte di alcuni piloti, tra cui Russell, Latifi e Giovinazzi, un incidente di gran lunga peggiore, che ha causato la prima bandiera rossa e il ritiro di Magnussen, Giovinazzi, Latifi e Sainz. Una volta raggiunti i box si è ritirato anche Esteban Ocon per problemi ai freni.

Ancora una volta quindi un incidente non dovuto alla struttura del circuito, che sebbene sia prettamente configurato per le due ruote, può tranquillamente ospitare gare di Formula 1.

Mugello F1 bandiera rossa
Dopo la safety car, bandiera rossa causata da un incidente sul rettilineo principale – Photo Credit: Twitter F1

Il circuito è “sicuro” come tutti quelli del circus

La gara riprende, e Sergio Perez perde un pezzo di carbonio in curva 9. Questo frammento è rimasto in quel tratto per ben due giri, prima che Lance Stroll lo prendesse con la sua ruota posteriore sinistra. La foratura gli ha fatto perdere il controllo dell’auto, che si è girata a 260 km/h, andandosi a schiantare sulle gomme di protezione a bordo pista, distruggendosi. Per fortuna il pilota ne è uscito illeso.

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L’incidente di Lance Stroll, che ha causato la seconda bandiera rossa – Photo Credit: F1.com

Questi incidenti come abbiamo analizzato non derivavano in alcun modo dal circuito, bensì da errori di piloti o guasti, variabili presenti in ogni gara e in ogni pista. Inoltre in altre piste già presenti nel campionato problemi simili avrebbero avuto conseguenze peggiori, come a Montecarlo, in Belgio, Canada o Brasile. Sicuramente essendo la prima volta per moltissimi piloti al Mugello e la prima gara in assoluto di Formula 1 nella storia, le difficoltà erano comprensibili.

Cose del genere sono successe già nelle prime volte di molte piste, come ad esempio il secondo anno a Baku. Speriamo che la pista possa essere portata regolarmente come tappa del campionato di Formula 1, magari con il cambio di regolamento nel 2022, che darà sicuramente più azione alle gare, poichè le monoposto in fase di inseguimento o sorpasso avranno meno disturbo dal punto di vista aerodinamico.

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