La musica non è solo un insieme di note composte per ottenere un suono, bensì un tripudio di emozioni che entrano ed escono dall’anima. Se la musica ha attraversato i secoli, ci sarà un motivo? Oggi non c’è nulla di meglio che scaricare musica da youtube sul proprio device e lasciarsi andare alle emozioni.
Ma come reagisce il cervello mentre si sta ascoltando una canzone? La parola agli esperti.
Come reagisce il cervello mentre ascolta musica
La sensazione che si prova quando si ascolta musica è bellissima, riuscendo a tirar fuori ricordi ed emozioni nascoste grazie alle note e alle parole che riescono ad entrare dentro l’anima.
Ma il cervello, come reagisce a questo insieme di note e parole? Per capire bene il meccanismo è necessario comprendere come sia il suo funzionamento. Il sistema nervoso è composto da neuroni e cellule che comunicano tra loro grazie agli impulsi. Una volta che questi vengono rilasciati, gli stessi interagiscono con i neuroni per ottenere una risposta specifica.
Nel momento in cui si ascolta una canzone, con cuffia o senza, l’organismo è in grado di produrre dopamina (uno dei neurotrasmettitori). Questa è una sostanza che ha il compito di controllare il movimento, il sonno, l’apprendimento, la concentrazione ma anche rilasciare tutte le sensazioni di piacere. Si può paragonare a dei messaggeri chimici che vengono rilasciati dagli impulsi nervosi per indurre il meccanismo cerebrale.
Sensazioni ed effetto della musica
La musica ha un ottimo effetto su cervello e corpo, con influenze al sistema cardio vascolare e la pressione sanguigna. Quante volte si è notato che gli sportivi preferiscano isolarsi con la musica durante le loro sessioni sportive? L’ascolto ha scopo migliorativo della performance facendo in modo di poter trarre beneficio e maggiore resistenza.
Se per gli sportivi la musica funge da energizzante, in altri casi la si può utilizzare per rilassarsi. Stili e generi musicali diversi sono in grado di stimolare emozioni differenti da persona a persona.
Quando si ascolta una musica rilassante, il corpo ridurrà i livelli dell’ormone dello stress (cortisolo) con un crescendo della vascolarizzazione e pressione del sangue. In linea generale si può affermare che la musica classica riduce lo stress e ha benefici sull’umore, ma è anche vero che ognuno abbia le proprie preferenze in fatto di stili: una musica che a 10 persone rilassa, ad altre 2 potrebbe innervosire e viceversa.
Nonostante il gusto personale, l’azione dell’ascolto è uguale per tutti con un aumento del piacere e delle emozioni ritrovando anche dei ricordi nascosti in qualche angolo del cervello. Questo processo che sembra naturale e quasi banale, in realtà è altamente complesso.
Il cervello fornisce una risposta allo stimolo musicale non solo per la sensazione del momento, ma anche per tutto il bagaglio di ricordi che è stato acquisito nel tempo. Nel momento in cui riceve il suono, il cervello divide la fase di ascolto in due parti: prima la fase uditiva e poi psicologica, coinvolgendo le varie parti tra cui nervo acustico e lobo temporale.
Subito dopo il cervello distingue il linguaggio musicale e lo distribuisce ai due emisferi, attivando la parte logica e quella intuitiva analizzando la struttura del brano mentre le emozioni iniziano a coinvolgere l’ascoltatore.