Rafael Nadal mette l’ennesimo tassello della sua carriera ormai consegnata alla leggenda. Con la sua vittoria in tre set su Casper Ruud, il maiorchino suggella il suo quattordicesimo trionfo al Roland Garros, nonché ventiduesimo titolo del Grand Slam.
Nadal si conferma sovrano assoluto di Parigi
Affrontare per la prima volta il tuo idolo, nonché tuo mentore, a casa sua, nel luogo in cui ha fatto la storia di questo sport, alla tua prima finale Slam deve essere stata per Ruud un’esperienza tanto emozionante quanto complessa da gestire. Non aver mai avuto un confronto con Nadal, fuori dalla sua Academy, ha avuto inevitabilmente un impatto sulla sua partita, iniziata in balìa della leggenda spagnola. Il tennista norvegese infatti è poco lucido in apertura di match, con Nadal che lo stuzzica spesso nel suo punto meno forte, il rovescio, riuscendo a indirizzare lo scambio quasi sempre a suo piacimento.
Ruud perde così i suoi primi due turni di servizio, riuscendo a recuperare solo uno dei due break, grazie anche a qualche doppio fallo di troppo del suo avversario. Nella seconda parte del set Ruud smussa qualche angolo e trova continuità nel suo gioco, ma Nadal inizia a scagliare tante ottime prime palle e non lo fa neanche avvicinare al break, spingendolo fuori dal campo ancora dalla parte sinistra. A 50 minuti dall’inizio della partita il primo set va dunque al maiorchino sul 6-3. Il secondo set sembra sorridere a Ruud, che dopo aver salvato tre palle break nel corso nel primo game, nel quarto strappa a Nadal la battuta addirittura a zero.
Da lì però il campione iberico dà dimostrazione della grande forza di spirito che l’ha reso tale e mette in fila una serie di 23 punti a 9 vincendo cinque giochi di fila e ribaltando l’esito del set. Le difficoltà di un Ruud ormai arreso nel reggere il ritmo di Nadal e nel gestire l’effetto e i rimbalzi diabolici dei suoi colpi continuano anche nel terzo set, che si apre, si svolge e si chiude sotto il dominio assoluto del nativo di Manacor. Quest’ultimo vince 24 dei 32 punti giocati nel set, rifilando un amarissimo bagel al norvegese, che comunque a 23 anni è arrivato a giocare la sua prima e certamente non ultima finale Slam. Nadal invece consacra un dominio che mai nessuno riuscirà a scalfire e stacca ulteriormente Federer e Djokovic nel conto di Majors vinti.
ENRICO RUGGERI
Photo Credit: via Twitter, @rolandgarros
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