Con la pausa di Gennaio si può cominciare a tirare le somme di questa prima parte di campionato. Il Napoli di Sarri si è laureato campione d’inverno. La squadra del sud d’Italia ha dimostrato di essere decisamente superiore delle altre compagini del campionato di Serie A. Forza di volontà e tanto lavoro sono i punti fondamentali di un Napoli unito, determinato e spesso padrone del campo. Fiero del lavoro della squadra e dell’allenatore è il presidente De Laurentiis. Nonostante una seconda parte di anno non esaltante, il percorso del Napoli è stato importante. La squadra di Sarri ha iniziato questo torneo alla grande, sbaragliando tutti gli avversari in campo nazionale. I problemi sono iniziati con l’eliminazione dalla Champions League. Il girone del Napoli era decisamente abbordabile rispetto a quelli della Juventus e della Roma. Questa brutta eliminazione ha lanciato un chiaro messaggio e cioè che le riserve della squadra di Sarri non sono all’altezza dei così detti “titolarissimi”. Se a questa dura verità aggiungiamo un netto calo fisico dei fedelissimi di Sarri (Callejon più di tutti), arriviamo alla sconfitta in Coppa Italia che ha determinato l’uscita dalla competizione del Napoli subita dall’Atalanta. Una partita che ha evidenziato stanchezza e poca lucidità. Con la pausa e l’inizio del Calciomercato si avrà il tempo necessario per riposare e rinforzare una squadra che è prima nel suo campionato (10 punti in più dello scorso anno) ed è ancora in corsa per vincere l’Europa League.
Una buona prima parte di stagione anche per la Juventus. La squadra di Allegri, nonostante la vittoria per 0-1 al San Paolo, si trova alle spalle del Napoli. Pur avendo una rosa più ricca rispetto a quella di Sarri, Allegri ha incontrato diverse difficoltà. La scarsa condizione di Higuain all’inizio e di Dybala poi sono stati problemi seri da superare. Però, grazie a una rosa di alto valore e a una gestione oculata di queste situazioni, la Juventus è sempre rimasta nella scia del Napoli. Ma se la squadra azzurra ha risentito della rosa non adeguata in Champions League tanto da essere eliminata, questo non è stato il destino della squadra bianconera. Nonostante le difficoltà e una brutta flessione nel gioco, la squadra di Allegri è riuscita a superare un girone non semplice di Champions League senza avere bruschi contraccolpi in campionato. Continuando sempre a essere la squadra detentrice del titolo, la Juventus ha mostrato dei cali di concentrazione che in passato non le sono mai appartenuti. Le brutte sconfitte subite da Lazio e Sampdoria ci mostrano una Juventus non più così formidabile in difesa. Eppure la differenza sostanziale con il Napoli è che i bianconeri sono in lotta su tre fronti e candidati per la vittoria finale.
Dal primo posto al terzo posto e adesso decisamente lontana dal secondo, questa è l’Inter. I nerazzurri erano partiti benissimo dando prova di grande unione e stabilità. Concetti su cui ha sicuramente lavorato Spalletti, che ha fatto volare la squadra milanese in cima alla classifica del campionato, per metà girone d’andata. Nella seconda metà si è assistito a un’involuzione incredibile sul piano del gioco ma soprattutto sul piano fisico. Spalletti come Sarri è uno degli allenatori che ha cambiato meno volte la formazione di partenza, e quando l’ha fatto ha dimostrato come le riserve fossero non adeguate a vestire una maglia importante come quella dell’Inter (Joao Mario su tutti). Dopo i pareggi con Napoli e Juventus, l’Inter ha cominciato a sentire sempre più la stanchezza. Gli eccessivi infortuni nel reparto difensivo hanno portato anche alla sconfitta nel derby di Coppa Italia contro il Milan, stesso destino capitato al Napoli contro l’Atalanta. La pausa servirà ai nerazzurri per recuperare qualche infortunato e rinforzarsi sul mercato.
LUIGI GIANNELLI
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