La Campania tutta è terrorizzata: il sangue di San Gennaro non si è liquefatto. Infatti, storicamente, il mancato verificarsi del prodigio è un cattivo presagio: si collega all’epidemia di colera e al terremoto in Irpinia.

“Il sangue era assolutamente solido”

Oggi, 16 dicembre, è il giorno in cui si sarebbe dovuto rinnovare – per la terza ed ultima volta – il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. Questa mattina, però, non è successo quanto ci si aspettava. Monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della cappella di San Gennaro del Duomo di Napoli, una volta finito di celebrare la messa delle 9:00, ha dichiarato: “Quando abbiamo preso la teca dalla cassaforte, il sangue era assolutamente solido, e rimane assolutamente solido”.

Il terzo tentativo dopo la messa delle 18:30 di oggi

Così, terminata la seconda messa della mattina, c’è stato il secondo tentativo: anch’esso fallimentare. Alle 12:00, quindi, la teca contenente l’ampolla con il sangue è stata di nuovo riposizionata in cassaforte, ed è poi stata ripresa alle 16:30. Alle 18.30 verrà celebrata un’altra messa, in cui sarà presente l’arcivescovo di Napoli, il Cardinale Crescenzio Sepe, il quale farà il terzo ed ultimo tentativo.

Il mancato verificarsi del prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro spaventa

La Campania tutta è terrorizzata. Infatti, storicamente, il mancato verificarsi del prodigio della liquefazione del sangue del Santo è un cattivo presagio: si collega all’epidemia di colera e al terremoto in Irpinia.

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Francesca Simone