Roma festeggia il suo 2773° Natale, oggi, 21 aprile, iniziano le celebrazioni per la fondazione della città.
Secondo la leggenda, narrata dal poeta romano Varrone, Romolo avrebbe fondato la città di Roma il 21 aprile del 753 a.C. L’indicazione di questo particolare giorno si deve ai calcoli astrologici del matematico e filosofo Lucio Taruzio Firmano. Da questa data è derivata la locuzione latina “Ab Urbe condita”, ovvero “dalla fondazione della Città“, che scandiva la cronologia romana prima dell’adozione del calendario gregoriano, a partire dal quale gli anni vengono tradizionalmente numerati a partire dalla nascita di Cristo (Anno Domini).
Il primo a far celebrare l’anniversario di Roma nel ‘47, 800 anni dopo la presunta data della fondazione, è l’imperatore Claudio. Il compleanno di Roma viene ufficializzato nel 1870 quando, per la prima volta, fu istituita come festa per tutto il paese. Con il passare degli anni assume una connotazione simbolica, una sorta di sacralità del culto di Roma rimettendo nuovamente in risalto la grandezza della città.
Anche l’avvento del Cristianesimo sembra non apportare sostanziali modifiche al rito, prevedendo sempre qualche attività in ricordo di questo fondamentale giorno, sebbene il passare dei secoli, la caduta dell’Impero, l’arrivo di nuove genti portarono ad un totale abbandono della tradizione.
Con il Risorgimento, e con i successivi moti di indipendenza rivoluzionari, vennero recuperate alcune antiche festività, volte a rafforzare l’identità nazionale: sembra che un gruppo di indipendentisti, la sera del 21 aprile del 1849, si siano recati nel Foro per brindare ad una futura libertà, proprio come molti secoli prima aveva fatto lo stesso Romolo.
Ma sarà il Regime Fascista di Benito Mussolini a riportare in auge il Natale di Roma e ad istituirlo non solo come festa nazionale, ma ad unificarla a quella dei lavoratori, abolendo di fatto il 1° maggio. Ovviamente l’intento non era di carattere culturale ma esclusivamente propagandistico e questo permise che, con la caduta del Regime nel 1945, la festa fosse abolita in tutta Italia ad esclusione di Roma, che però per molti anni, vide passare quasi indifferente questa importante ricorrenza.
Nell’età moderna il 21 aprile è stato caricato di tanti e diversi significati: da festa locale, tipicamente romana, come lo era fino al 1870, con sfilate e spettacoli pirotecnici, fino ad assumere il simbolo mitico di un’ideologia totalizzante, per tornare, poi, al suo nocciolo fondamentale di festa civica che mette in risalto la vocazione universale della città.
È negli ultimi anni che il 21 aprile si è andato sempre più caratterizzando come data per l’inaugurazione di importanti opere pubbliche cittadine, come: la riapertura dei Musei Capitolini, l’inaugurazione dell’Auditorium Parco della Musica nel 2002, l’apertura del cantiere della Nuova Fiera di Roma nel 2004, l’inaugurazione del Museo dell’Ara Pacis, la collocazione della Lupa Capitolina nella Teca di Aymonino accanto alla statua del Marco Aurelio nei Musei Capitolini, l’apertura del Nuovo Cinema Aquila al Pigneto nel 2008, l’inaugurazione del Camminamento dei Fori Imperiali.
Patrizia Cicconi