Quattro morti e quindici feriti, questo il bilancio dell’attacco terroristico di ieri per mano del marocchino Redouane Lakdim in Francia. Morto anche il gendarme eroe Arnauld Beltrame.

Non c’è stato nulla da fare per Arnaud Beltrame, il tenente colonnello dei gendarmi intervenuto ieri per cercare di neutralizzare Redouane Lakdim, il marocchino con documenti francesi che ieri ha fatto ripiombare nel terrore la Francia.

Redouane Lakdim, 26 anni, era un ragazzo che viveva a Carcassonne, nel Sud della Francia, insieme alla famiglia. Nel suo passato qualche precedente penale (l’ultimo nell’Agosto 2016, quando passò un mese in carcere per uso di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale). Già sotto osservazione delle autorità a partire dal 2011 per sospetta radicalizzazione e quindi schedato. Lakdim non aveva però mai dato segnali forti di poter compiere un attacco terroristico. Ieri, invece, lo ha fatto.

Redouane Lakdim, già in precedenza schedato dalle autorità francesi per precedenti penali e a rischio radicalizzazione – Immagine dal Web –

I fatti: la folle corsa di sangue da Carcassonne a Trebes

Nel primo pomeriggio di ieri, erano circa le 14, Redouane Lakdim ha deciso di entrare in azione. Partito da Carcassonne con l’intento di uccidere, prima ferma un automobile, spara al conducente, ferendolo, e poi spara anche al passeggero, uccidendolo.
Comincia così la folle corsa di Lakdim che prima incontra un gruppo di poliziotti ai quali spara, ferendoli, per arrivare poi a Trebes, piccolo comune francese che si trova sempre sulla strada nazionale 113.

Qui Lakdim entra dentro l’ipermercato SuperU armato di pistola e con alcune bombe a mano. Si identifica facendo piombare i presenti nel terrore: “Allah Akhbar, sono un soldato dell’Isis, pronto a morire per la Siria“.
Tutti cominciano a scappare, si fugge dalle uscite secondarie, alcuni trovano riparo in una cella frigorifera.
Niente da fare per gli sfortunati che gli sono capitati sotto tiro: immediatamente uccide due persone, il macellaio e un cliente anziano del supermercato. Non si ferma, continua a sparare, ferendo 10 persone, fin quando arriva sul posto la gendarmeria.

A questo punto entrano in azione le autorità. Redouane Lakdim è però barricato dentro il SuperU e chiede che sia liberato Salah Abdeslman, l’unico terrorista sopravvissuto all’attacco terroristico di Parigi del Novembre 2015. Tutti i presenti riescono ad uscire, tranne una donna che viene presa in ostaggio dal terrorista.

Il gendarme-eroe Arnauld Beltrame si offre in cambio della liberazione della donna in ostaggio

L’unico modo per salvarla è uno scambio di persona. Il gendarme Arnauld Beltrame, fresco di un’esercitazione di pochi mesi prima, decide di farsi avanti. Tratta  con il terrorista fuori di testa, entra nel supermercato e fa uscire l’ostaggio. Da quel momento passeranno molte ore, durante le quali l’eroe Beltrame cercherà di far desistere Lakdim dalla sua azione con fredda lucidità. Beltrame è addestrato a fare questo, tanto da lasciare su un tavolo il cellulare con all’attivo una chiamata con i colleghi all’esterno, per renderli in grado di conoscere cosa stava succedendo.

Arnauld Beltrame, il gendarme che si è immolato per salvare una donna presa in ostaggio a Trebes dal terrorista marocchino Redouane Lakdim – Immagine dal Web –

Le trattative vanno inutilmente avanti e, forse, proprio quando Lakdim si accorge del cellulare la situazione degenera. Al di fuori della struttura si sentono colpi di arma da fuoco, quelli che il terrorista marocchino esplode contro Arnauld Beltrame, ferendolo gravemente.
La situazione è critica e le teste di cuoio devono intervenire per cercare di salvare il salvabile. Irrompono nel supermercato e uccidono Redouane Lakdime, trovando l’eroico collega a terra e rimanendo feriti anche due uomini dei servizi speciali.

Dopo pochissimo tempo arriva la rivendicazione dell’Isis che inneggia al soldato Lakdim, morto per il Califfato. Non convince però li inquirenti tale rivendicazione: troppo immediata rispetto ai tempi con cui avviene solitamente. Nella storia di Redouane Lakdime, inoltre, non si rinvengono elementi che facciano propendere per una sua affiliazione con l’Isis. Probabile, dunque, che si tratti di una rivendicazione strumentale a far ritornare l’Isis ai fasti di pochi mesi fa, dopo le recenti sconfitte e ritirate.

Arnauld Beltrame muore da eroe

Il gendarme eroe Arnauld Beltrame viene portato in ospedale in gravi condizioni, dove morirà qualche ora dopo, a soli 45 anni, per le ferite riportate, dopo essersi immolato per la salvezza dei suoi concittadini.
Il tenente colonnello Arnaude Beltrame ci ha lasciato. È morto per la patria. La Francia non dimenticherà mai il suo eroismo, la sua bravura, il suo sacrificio. Ha salvato delle vite e onorato i suoi colleghi e il suo Paese. La Francia non dimenticherà mai il suo eroismo” – ha scritto su Twitter Gerard Collomb, Ministro dell’Interno francese.

Anche il presidente francese, Emmanuel Macronrientrato a Parigi dopo aver conosciuto della situazione critica, ha espresso parole di elogio per Arnauld Beltrame, .
E’ caduto da eroe” – afferma Macron con un comunicato – merita il “rispetto e l’ammirazione dell’intera nazione“. Quella stessa nazione che, da una parte si trova a dover combattere il terrorismo islamico, dall’altra, ripiombata nel terrore, deve tornare a riflettere sui tantissimi sospettati e insospettabili, spesso cittadini francesi, pronti a colpire per i Califfato.

Di Lorenzo Maria Lucarelli