Nazionale, Mancini: “Adesso tutti ci guardano in modo diverso, ma siamo gli stessi”

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Di Redazione Metropolitan

Tre impegni in sette giorni contro Bulgaria, Svizzera e Lituania. Queste le prossime avversarie della Nazionale di Roberto Mancini campione d’Europa. Saranno le prime uscite dopo la meravigliosa cavalcata degli azzurri culminata con la vittoria di Wembley contro i padroni di casa dell’Inghilterra. Prima degli impegni valevoli per le qualificazioni al Mondiale 2022, il CT ha parlato in conferenza stampa delle vittorie passate volgendo lo sguardo al prossimo futuro.

Nazionale, Mancini: “Jorginho? È da Pallone d’Oro!”

Ecco i passaggi più importanti della prima conferenza stampa di Roberto Mancini a Coverciano dopo la fine di Euro 2020 che ha consegnato alla nostra Nazionale di calcio italiana il titolo europeo:

Nulla è cambiato. La nostra vita proseguirà e il nos§tro lavoro anche. Abbiamo vinto gli Europei, abbiamo fatto felici noi stessi e 60 milioni di italiani. Questo è ciò che ci ha resi orgogliosi, il fatto di aver dato felicità a queste persone. I ‘grazie’ degli italiani sono la cosa più bella. Di Euro 2020 mi resteranno i 50 giorni trascorsi insieme, lunghi, duri e difficili, ma senza mai problemi tra di noi. Non temo un effetto appagamento da parte nostra, i ragazzi hanno dimostrato anche prima di vincere l’Europeo di giocare sempre al massimo anche contro avversari sulla carta inferiori. Credo sia un po’ cambiato il pensiero degli altri verso l’Italia. Il fatto che all’estero dopo il successo europeo ci guardino in modo diverso e con maggiore considerazione è una svolta diciamo storica. Una squadra forte deve saper difendere benissimo, tenere palla e attaccare, noi abbiamo dimostrato tutto questo riuscendo a giocare sempre allo stesso modo in casa e in trasferta“.

Passaggio su Jorginho, Zaniolo e Pellegrini:

Giocheremo contro squadre che hanno già disputato 8/10 partite nei loro campionati Come Nazionale possiamo migliorare nei 14 mesi che vanno da qui al Mondiale. Però ci sono ancora 5 partite di qualificazione e vanno prese con attenzione. La cosa importante è qualificarsi, poi avremo tempo per la fase finale. Jorginho? Penso che gli darei il Pallone d’Oro, sta facendo bene da anni e nella scorsa stagione ha vinto tutto ciò che ha giocato, se lo merita. Zaniolo e Pellegrini? Mi sembra si siano ripresi dai vari infortuni e sono tornati a disposizione. Il problema si riproporrà quando si farà la lista Mondiale, ma sono tutti giocatori forti che stanno migliorando anno dopo anno. Zaniolo è importante che stia bene, poi non è un problema di ruolo. La Nazionale può sempre essere un modello, almeno deve sempre provarci. I giocatori italiani hanno qualità enormi e bisogna solo dare loro la possibilità di giocare. A volte si punta sui campioni stranieri affermati, ma i giocatori italiani danno sempre garanzie“.

Conclusione su gli altri arrivi in azzurro:

Scamacca ha fatto tutte le Nazionali, volevamo portarlo prima per conoscerlo meglio ma non c’è stata la possibilità anche perché era in Under 21. Vogliamo conoscerlo di più, ha caratteristiche diverse dagli altri attaccanti e in futuro potrebbe esserci molto utile. Kean? L’abbiamo chiamato che era all’Everton e ora è alla Juventus. L’abbiamo lasciato a casa prima degli Europei con grande dispiacere, ma dicendogli che sarebbe tornato. Deve giocare e giocare bene, comportarsi da professionista. Le qualità le ha“.

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Credit foto: (Pagina Facebook Nazionale italiana di calcio)