Amici di #DancePills bentrovati! C’è un ritornello da ballare e cantare a squarciagola che, ancora oggi, dopo vent’anni fa esplodere le Dancefloor di tutto il mondo.  Basta ascoltare l’intro per ripiombare, con un pizzico di nostalgia, nel secolo scorso: “I DON’T KNOW WHY, WE’RE SO RESTLESS”…quanti di voi l’hanno letto canticchiando? 🙂 “Restless” ha da poco compiuto vent’anni. Agnese Cacciola, meglio conosciuta come Neja, nasce a Rivoli sotto il segno del leone, in un Ferragosto della provincia torinese.

L’incontro con la Musica è precoce, agli anni di studio in Pianoforte seguono quelli in Canto, spinta dal papà e da un curioso sogno adolescenziale: quello di diventare cantante in modo da poter sposare quel John Taylor dei Duran Duran, tanto amato. A soli quindici anni il primo gruppo i Phonema a cui seguiranno cori gospel e altri gruppi in cui si divide tra pezzi inediti e cover.

Per mantenersi agli studi universitari in Lingue e Letterature Straniere (si laureerà nel 2003 ndr), i primi turni in studio di registrazione  dove accadrà “l’incidente di percorso” che le cambierà la vita e che ha due nomi ben precisi: il musicista e produttore modenese Alessandro (Alex) Bagnoli e il produttore discografico Pippo Landro della New Music International. Entrambi contribuiranno a dar vita al fenomeno musicale “Neja“.

1996, Alex è alla ricerca di una cantante femminile in grado di poter dar voce ad un progetto Dance. Durante una delle consuete registrazioni in studio, la voce di Agnese arriva potente ed originale, Alex capisce di aver trovato ciò che fa al caso suo: il suo progetto può finalmente prendere forma. “Find Me”, il pezzo a cui Alex stava lavorando, però non convince a pieno, e i due decidono di accantonare il progetto e dedicarsi alla ricerca di qualcosa di nuovo; Agnese raccoglie l’invito di Alex a scrivere nuovi testi.

Le prime note intonate ed ecco il lampo nel buio: “Restless”.

Quando il pezzo fu terminato Alex, con la sua immancabile valigetta fece il giro dei discografici a Milano e dopo vari tentativi andati a vuoto, finalmente l’incontro con Pippo Landro che credette nel talento e nella voglia di emergere di Alessandro e Agnese. A questo punto, dopo aver dato una voce ed un volto al progetto, bisognava trovare un nome artistico.

“Me lo disse una ragazza quando iniziavo a cantare con il mio gruppo musicale a quindici anni…lei era la fidanzata del sassofonista e ci disse come erano i nostri nomi nel suo Paese. Quindi quando mi è stato proposto un progetto internazionale ho pensato di utilizzare il nome mio in un’altra forma…]”

Un cammino lungo ed entusiasmante quello di “Restless”: da gennaio a settembre. Il brano venne proposto al MIDEM (una grande fiera musicale di etichette indipendenti), trasmesso prima dalle piccole radio locali per poi arrivare a quelle nazionali, “Restless” nel Deejay Time di Albertino su Radio Deejay e i passaggi continui su MTV. Poi il videoclip ad opera di Francesco Fei e il boom del pezzo in estate, da Luglio a Settembre il brano imperversò nelle discoteche e sulle spiagge di tutta Europa, balzando in cima a tutte le classifiche Europee.

Neja- immagine web
Neja- immagine web

Le prime tournée a livello Nazionale e poi quelle a livello Internazionale. “I don’t know why, we’re so restless…” diventa il tormentone incontrastato dell’estate del 1998. Nove settimane in classifica nazionale, riconoscimenti, popolarità. Il resto è storia. Per Agnese ed il progetto Neja seguiranno tre edizioni del Festivalbar, la vittoria nel 1999 di ‘Un Disco Per L’Estate’ e la consacrazione come artista internazionale.Dagli addetti ai lavori viene indicata come miglior voce femminile (e miglior sorriso ndr) del panorama Dance mondiale insieme a quella di Viviana Presutti (Vivian B voce storica dei Da Blitz e di molti progetti Dance dell’epoca).

Saranno 4 Milioni i dischi venduti nel mondo. La brava e bella Neja oggi si divide tra la musica e sua figlia Sophie. Si definisce una cantautrice inquieta, autoironica e in continua ricerca.Insegna canto e, nel frattempo, gira l’Italia per proporre i suoi nuovi progetti Jazz, Acustici e Lounge oltre ad essere ospite nelle serate revival anni novanta. La musica, oggi come allora, è per lei medicina, un’amica fedele, il primo amore. 

La Dance fa esprimere il suo lato più giocherellone, ironico spensierato e solare mentre la musica Acustica, il New Jazz e la New Classic tirano fuori il suo lato più intimo, profondo, introspettivo ed emotivo. Entrambe le sonorità fanno parte di lei e sono un forte mezzo espressivo e terapeutico. Si, perché per una Neja che ci ha fatto ballare (e continua a farci ballare ndr) c’è una nuova Agnese musicalmente tutta da scoprire…ed ascoltare.

Anche per oggi vi abbiamo raccontato tutto! Se questo articolo vi fosse piaciuto, non dimenticate di mettere MI PIACE e CONDIVIDERLO sulle vostre bacheche e/o pagine!

Al prossimo appuntamento nostalgico con #DancePills.

Sasso