Gli Status Quo furono i primi a salire sul palco del Live Aid 1985, con una cover di Rockin All Over The World, di John Fogerty. La loro versione, tra le tante, resta la più apprezzata dal pubblico, e gli artisti ancora se ne stupiscono e la ricordano con fierezza.
Il brano fu originariamente distribuito dieci anni prima, nel 1975, e la cover degli Status Quo arrivò nel 1977. Sono diversi gli artisti che hanno proposto al pubblico una loro versione di Rockin Around The World (come Bruce Springsteen e i Coldplay), ma la band britannica è quella che ha reso il brano un glorioso pezzo di storia.
Francis Rossi, cantante e chitarrista del gruppo, parla con la rivista Classic Rock a proposito della popolarità acquisita dalla cover e di ciò che è successo quella volta nel 1985, dietro le quinte del primo Live Aid. “Non so perché la nostra sia diventato un classico. L’abbiamo suonata al festival Sweden Rock e c’era tutta questa gente vestita di nero da capo a piedi davanti al palco, ‘È fantastico!’ Li guardavo pensando, ‘Che cazzo…’ Anche il mio igienista dentale l’altro giorno mi ha mandato un messaggio per dirmi che tutti la stavano cantando tutti a un matrimonio.”
Si stavano divertendo sul palco, si vede. Il pubblico anche alza le braccia e batte le mani, festeggia, ride: è una festa. “Quando abbiamo iniziato a suonare quella canzone, c’era un totale senso di euforia. Tutto si è incastrato. Il senso di amore del pubblico, cos’altro”, racconta Francis.
Salire per primi sul palco di un evento nuovo, tanto atteso dal pubblico e così carico di aspettative, sembrava tanto spaventoso per i vari artisti che si sarebbero dovuti esibire, che nessuno aveva il coraggio di salire per primo. Si guardavano intorno, aspettando che qualcuno saltasse fuori a dare il calcio d’inizio. “Vaffanculo, lo facciamo noi”, hanno detto gli Status Quo. E il resto è storia del rock.
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