Neva è l’ultima opera di Nomada Studio, già conosciuto per Gris. Scopriamo insieme questa piccola meraviglia artistica uscita lo scorso 15 ottobre.

Partiamo con una piccola premessa: il titolo in questione è molto simile a Gris sia per comparto artistico che per gameplay.
Per questo motivo ritengo necessario tenere a mente l’opera prima di Nomada Studio, dato che di progressi a mio parere ce ne sono stati parecchi.

Neva ph credit web

Neva, un tuffo al cuore

Neva è caratterizzato una storia semplice ma d’effetto. Vestiamo i panni di Alba, una giovane donna che è a guardia di una foresta.
A farle compagnia c’è Neva, uno spirito dalle sembianze di un lupo che la aiuterà a combattere delle strane creature nere portatrici di morte e distruzione.
Il lupo ha infatti il potere di ricreare la vita dai corpi morti dei nemici, aiutando Alba a riportare la normalità all’interno della foresta.
Durante il gioco seguiremo un anno nella vita della protagonista e di Neva, osservando l’oscurità prendere il sopravvento sulla natura e cercando di fermare il tutto in ogni modo possibile durante le quattro stagioni dell’anno.
Sotto il punto di vista della storyline ho trovato questo titolo più interessante rispetto a Gris, il quale affronta comunque un argomento importante come il lutto ma in una maniera che almeno io trovo molto più banale. Ci sono stati senza dubbio dei grandi progressi a livello di scrittura, che per quanto sia ancora semplice riesce comunque ad essere emotivamente molto impattante.

Videogioco o esperienza interattiva?

Chi ha giocato Gris si ricorderà che è più vicino a un’esperienza artistica interattiva che a un videogioco vero e proprio. Anche sotto questo punto di vista Neva porta una ventata di novità in casa Nomada Studio.
Il gameplay sicuramente è ancora essenziale, ma sono presenti molte più meccaniche e dettagli rispetto al titolo precedente, prima fra tutte il combat system.
Mentre Gris è un platform molto semplice, in Neva sarà necessario combattere per sconfiggere i demoni che distruggono la foresta.
Le meccaniche di combattimento cambieranno e aumenteranno con il passare dei capitoli di gioco, dato che il lupo cresce e diventa quindi molto più autonomo sia nei movimenti che nelle battaglie, rendendo possibile sconfiggere nemici via via sempre più forti.
Nonostante ciò resta tutto eccessivamente semplice e ripetitivo per potere definire il tutto un vero e proprio gameplay e sarebbe secondo me ingiusto valutarlo in questo modo. Si tratta infatti di un ottimo espediente narrativo che aiuta il giocatore a immedesimarsi meglio nella protagonista e a sentire sulla sua pelle lo scorrere del tempo.
Resta però la speranza che in una prossima opera della software house si riuscirà a mantenere questo altissimo livello di narrazione con un gameplay degno di questo nome.

Neva ph credit web

Neva, art direction

Come potete immaginare dagli eccellenti livelli di art direction dell’opera prima di Nomada Studio, Neva non è da meno, anzi.
Ogni scorcio presente in questo titolo è un quadro da appendere alla parete. Le scelte cromatiche per ogni stagione sono incantevoli e aiutano ancora di più a ricreare l’atmosfera di caos in cui la protagonista si ritrova.
Anche per quanto riguarda il comparto artistico, nonostante ci siano tanti miglioramenti, l’ho trovato molto simile a Gris. Sotto certi punti di vista anche troppo.
Ci sono alcuni scenari che sembrano essere ripresi tali e quali dal titolo precedente, oltre alle animazioni delle due protagonista che sono pressoché identiche. Per quanto sia una scelta che posso comprendere per fattori economici e di tempo, forse avrei voluto che le differenze grafiche con Gris fossero più importanti.
Ho apprezzato però molto la scelta di una colonna sonora leggera, che mettesse al centro dell’attenzione i sound effect della natura.

Un insegnamento che dovremmo prendere più sul serio

Neva ci racconta la storia più vecchia del mondo: l’essere umano che continua a cercare di prendere il sopravvento sulla natura portando alla sua distruzione.
Ma allora perché nel 2024 devono ancora uscire opere che ci lanciano questo terribile giudizio? Per quale motivo non abbiamo ancora compreso questo insegnamento?
Il cambiamento climatico è un problema urgente ed è sotto i nostri occhi tutti i giorni. E non è palese solo quando al telegiornale troviamo notizie di alluvioni e uragani, ma anche quando a novembre ci troviamo ancora ad andare in giro a maniche corte.
Neva si conclude con una sentenza che diventa ogni giorno sempre più reale. Possiamo continuare a crederci invincibili, a dire che il cambiamento climatico non esiste o che le emergenze sono causate dalle scie chimiche o da chissà quale altra idiozia uscirà fuori dalle nostre teste pur di non ammettere che è colpa nostra. Tanto la natura si riprenderà sempre e comunque tutto.

In conclusione…

Neva è un titolo che ho apprezzato tantissimo. L’ho trovato intenso e commovente, oltre che uno spunto di riflessione assolutamente attuale.
Incredibile sotto il punto di vista artistico e caratterizzata da una narrazione travolgente, Neva è un’esperienza che consiglio a chiunque. Anche perché il gameplay è talmente semplice che anche i non avvezzi possono godersi l’esperienza in tranquillità (e se non dovesse bastare vi verrà incontro la modalità Storia).
La piega che sta prendendo Nomada Studio mi piace molto, speriamo continuino su questa scia.

Neva ph credit web

NEVA RECENSIONE | TESTATO SU NINTENDO SWITCH

VOTO: 8.5