Next Gen ATP Finals: Musetti sconfitto da Baez. Ok, Nakashima, Alcaraz e Korda

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Di Redazione Metropolitan

Si conclude con una punta amara la prima giornata di Next Gen ATP Finals, con Lorenzo Musetti che nell’ultimo match del giorno perde in quattro set contro un perfetto Sebastian Baez. Insieme all’argentino vincono la partita d’esordio anche Brandon Nakashima, Carlos Alcaraz e Sebastian Korda.

Baez troppo forte per un Musetti troppo sottotono

Piuttosto contratto Musetti nel primo set, in cui trova difficoltà a esprimere bene il proprio tennis e finendo spesso nella tela cucita da un Baez molto sul pezzo. L’argentino, entrato come prima riserva e considerato il meno favorito alla vittoria finale, non sbaglia quasi niente in tutto la frazione. Chirurgico alla battuta (su cui vince tutti i sei punti giocati), in risposta ottiene sei palle break, due per ogni turno di servizio di Lorenzo, concretizzandone due nel primo e nell’ultimo game. Dopo soli 16 minuti dunque il set è chiuso da Baez sul 4-1.

Il momento negativo di Musetti continua anche nel secondo set, con il carrarese che fatica terribilmente sia in risposta che al servizio. Nel primo caso riesce a prendere solo due punti a Baez, mentre alla battuta concede tre palle break nel secondo game e altre tre nel quarto. In entrambe le occasioni l’argentino riuscirà a strappargli il servizio, giocando un tennis a un ritmo infernale da fondocampo. Il numero 111 del ranking, che quest’anno ha portato a casa ben cinque titoli Challenger sulla terra, è un metronomo che Musetti non riesce a seguire, finendo per cedere anche il secondo set sul 4-1.

Prima di ritornare in campo per il terzo set Musetti chiama un medical timeout per un problema forse all’addome, ma l’azzurrino adesso sembra trovare più precisione e continuità rispetto ai set precedenti. Le difficoltà nell’espugnare il servizio di Baez continuano, ma alla battuta Lorenzo concede chance di break “solamente” nel terzo gioco. I due vanno al tie-break e qui Musetti gioca per la prima volta nel match da Musetti; i due mini-break effettuati nel terzo e nel decimo punto gli permettono di vincere il primo set della sua partita.

Si tratterà però anche dell’unico per il tennista toscano, perché nel tie-break del quarto set a spuntarla sarà Baez. Nei sei game precedenti Musetti gioca quasi alla pari dell’argentino, tenendo a bada l’avversario sul servizio, salvando nel quarto gioco l’unica palla break del parziale. La maggiore continuità mostrata fino al tie-break vacilla una volta raggiunto quest’ultimo: Lorenzo subisce infatti tre mini-break, e sul 7-5 non può fare altro che arrendersi a un Baez che questa volta si mostra cinico. Adesso il classe 2002 azzurro dovrà lottare con Gaston per avere qualche chance di rimanere nel torneo.

Gli altri risultati della prima giornata di Milano

Il primo match di giornata è una vittoria quasi annunciata, non tanto per il livello dei due tennisti in campo, quanto per la loro familiarità con la superficie di gioco. Brandon Nakashima sul duro quest’anno ha giocato (considerando anche tornei Challenger e partite di qualificazione) il 73% dei suoi match complessivi; Juan Manuel Cerundolo invece in tutta la sua carriera ha giocato solamente cinque partite sulle superfici dure, quattro in tornei Futures (tra cui una proprio con Nakashima l’anno scorso a Rancho Santa Fe) e una di qualificazione Challenger. Il suo 2021 è interamente tinto di rosso, eccezion fatta solamente per il primo turno di qualificazione a Wimbledon. Non stupisce quindi il 4-1, 3-4, 4-1, 4-0 inflitto dal tennista californiano all’argentino, veramente in partita solamente nel secondo set.

Un altro con la stessa vocazione di Cerundolo per la terra è Holger Rune, che quest’anno dopo aver giocato quattro finali Challenger sul rosso (e averne vinte tre) si è un tantino sbilanciato nell’affermare che batterà il record di vittorie di Nadal a Roland Garros. Dichiarazioni coraggiose (se non arroganti), non tanto per il difficile accostamento alla leggenda maiorchina, quanto per il fatto che i pretendenti per vincere sulla terra nei prossimi anni non mancano. Tra questi sicuramente c’è Carlos Alcaraz, suo coetaneo e avversario nel pomeriggio milanese. Il murciano quest’anno ha dimostrato di essere parecchio avanti rispetto ai tennisti della sua età, e non solo su una superficie. Oggi contro Rune ha ancora una volta confermato questo aspetto. Il danese infatti ha retto il ritmo dell’avversario solamente nel primo set terminato al tie-break, per poi cedere sul 4-2 nel secondo e 4-0 nel terzo.

Il penultimo match è il più combattuto e più lungo di giornata, con Sebastian Korda e Hugo Gaston autori di una partita che solamente una volta si era sviluppata in questo modo nella storia delle Next Gen ATP Finals. Solo Borna Coric infatti era riuscito (nel 2017 contro Khachanov) a vincere una partita dopo essere andato sotto di due set. Questa sera Korda, dopo aver perso il primo e il secondo al tie-break, si è aggiudicato il terzo per 4-0, il quarto ancora al tie-break e il quinto di nuovo a zero. Adesso Gaston se la vedrà con Musetti per restare nel torneo, mentre Korda incontrerà Baez per il dominio del Gruppo B. Stessa situazione per il Gruppo A, con Alcaraz che sfiderà Nakashima e Cerundolo che si giocherà un’altra chance con Rune.

ENRICO RUGGERI

Photo Credit: via Twitter, @federtennis

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