Niccolò Antonelli, il riscatto della Tigre di Cattolica
Tra pochi giorni compirà un quarto di secolo uno dei protagonisti del campionato di Moto3 per la stagione 2021: Niccolò Antonelli. Ha assaporato diverse volte il titolo mondiale senza ancora ottenerlo. Questo, come lui stesso afferma, sarà l’anno del riscatto insieme al nuovo team Esponsorama Racing. Dalla sua anche tanta esperienza e professionalità che lo vede sulla griglia di partenza nella classe inferiore per il nono anno consecutivo.
Nato in sella alle due ruote
Con Niccolò il DNA conta; infatti è figlio del pilota di Superbike e campione italiano 125 Igor Antonelli. Oltre a condividere la passione per le moto, entrambi sono nati nella Rider’s Land il 23 febbraio. Numero caro alla nostra Tigre (come viene soprannominato dai tifosi) tanto da riportarlo sul cupolino. Un binomio perfetto che permette ad un bambino di avvicinarsi al mondo delle due ruote ammirando ed imparando, come lui stesso racconta, dalle gare di papà Igor:
“Quando ero piccolino il mio babbo lavorava a Bolzano e lo vedevo poco. Prima che nascessi lui correva in moto, quindi per vederlo mettevo su le cassette delle sue gare che giravano in casa”.

Uno, nessuno e centomila trionfi giovanili
Ed è cosí che la Tigre coglie l’attimo e si ritrova sulla pista del Jeepers di Cattolica. È il 2004 quando il romagnolo partecipa al campionato Junior A diventando, l’anno seguente, campione regionale e vice campione europeo. Il salto di categoria in Junior B lo porta ad assaporare il titolo regionale, per poi laurearsi nel 2007 campione. I trionfi proseguono nel campionato di MiniGp, dove ottiene il titolo italiano. L’ascesa della Tigre non si arresta e nel 2009 partecipa alla Red Bull Rookies Cup conquistando il titolo di miglior rookie. La trafila di vittorie lo porta all’età di quattordici anni a correre nel CIV ingaggiato dal Team Gresini. Nel 2011 fa qualche apparizione nel CEV e si aggiudica la vittoria nel campionato italiano.

Niccolò Antonelli realizza il suo sogno e approda in Moto3
Antonelli comprende che questa non è solamente una passione. Nel 2012 infatti debutta con il Team Gresini in sella ad una Honda per poi passare ad una FTR, nel motomondiale.
“Solo quando inizi con il Mondiale ti rendi conto del tuo potenziale: prima c’è sempre il dubbio che magari arrivi lì e inizi a prendere bastonate da tutti e te ne devi tornare a casa nel giro di poche stagioni”.
Nonostante la sua timidezza, la grande grinta della Tigre di Cattolica ha sciolto qualsiasi suo dubbio confermandosi, in questi anni, sempre tra i piloti più veloci in Moto3. Dopo l’esordio, rimane ancora due anni con Gresini condividendo il box con Baldassarri (2013) e Bastianini (2014). Con quest’ultimo festeggia la sua prima pole a Valencia a due anni dal suo debutto.

Nel 2015 entra nel team Ongetta-Rivacold e diventa uno dei “pilotini” dell’Academy VR46, rubando al suo mentore l’onestà. Fin da piccolo ha sempre ammirato Valentino Rossi.
“In camera avevo il suo poster. A dire il vero quel poster, autografato, ce l’ho ancora. E pure quello del Sic, gli idoli da ragazzino erano loro due. Anche se sono sempre stato tifoso di Vale e lo sono ancora”.
Comprensibile anche perché quando il pilota cattolichino aveva solamente sei mesi di vita, il suo idolo vinceva il suo primo mondiale a Brno. Proprio lì, dove diciannove anni dopo, la Tigre si aggiudicherà contemporaneamente il suo primo podio e la sua prima vittoria di carriera in Moto3. Terminerà quella stagione al quinto posto, suo miglior risultato nel Motomondiale finora.
Gli anni difficili di Niccolò Antonelli tra ospedali e piste
I due anni seguenti saranno complicati per il 23, i quali lo vedono protagonista di bagarre per il podio, ma anche tra una sala operatoria e l’altra a causa di gravi infortuni. Nel 2016 comincia il campionato con grandi speranze: già dal primo appuntamento, in Qatar, conquista la pole e la vittoria in sella alla sua Honda. Nel 2017 approda nel team Red Bull KTM Ajo. Un altro anno da dimenticare, vissuto tra incomprensioni nel box ed ospedali a causa di continue fratture e noie fisiche.

Nel 2018, insieme al Sic, Niccolò Antonelli torna a sorridere in Moto3
I due anni complicati non arrestano la determinazione di Niccolò, il quale viene accolto come un figlio da Paolo Simoncelli nel team Sic58 Squadra Corse. Con questo team rimarrà fino al termine della stagione 2020. Qui trova l’ambiente di cui aveva bisogno per ritrovare la giusta serenità ed essere competitivo. È al termine dell’ottima prestazione nella prima gara in Qatar, dove ottiene la pole e il quarto posto, che “papà Sic” si esprime cosí:
“Antonelli è sempre stato veloce. Penso che non abbia mai trovato la squadra giusta. Ho cercato di capire quali fossero i suoi problemi cercando di risolverli. La prima cosa che gli ho detto è stata quella di mangiare tagliatelle e dolci, perché era triste ed era magro. Volevo che tornasse a sorridere”.

Il sorriso Antonelli lo trova sul serio instaurando un bel rapporto con il capotecnico Marco Grana che lo sprona, nella stagione 2019, facendolo lottare con gli artigli per il titolo mondiale. Il pilota romagnolo, sul circuito di Jerez, firmerà anche la prima storica vittoria della squadra Sic58. Il successo di Antonelli riesce a far commuovere Paolo Simoncelli che ricorda la prima vittoria nel mondiale di Marco proprio sul circuito spagnolo. Il titolo iridato nel 2019 sfuma però a causa di cadute, infortuni e ritiri.
Una vita intera a ritmo di velocità
Se cerchiamo Nelli (come viene soprannominato dagli amici) basta uscire dall’autostrada di Cattolica, svoltare a sinistra e ci si ritrova a San Giovanni in Marignano dove abita insieme ai suoi genitori ed a sua sorella. Amante dei felini da cui deriva il nomignolo “Tigre”, è l’animale che Nelli ammira moltissimo per la sua eleganza nel raggiungere i suoi obiettivi tanto da prenderlo quasi come modello di vita.

Nella sua quotidianità si allontana dal mondo delle gare, guidando solamente un motore (così viene chiamato il motorino in Romagna) e si gode lunghe colazioni al bar con un panino e un thè caldo. In inverno, lontano dalle corse, cerca la velocità sulle piste innevate con ai piedi un paio di sci. Le serate estive sono scandite a ritmo di risate tra i locali della riviera, mostrandosi sempre cordiale e prudente per rimanere concentrato come solo gli occhi infuocati di una Tigre sanno fare. Occhi che puntano dritti alla stagione 2021.
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Erica Zizzi