Condannato a diversi ergastoli e in carcere da tempo, ora il Boss Nicolino Grande Aracri vuole collaborare con la giustizia. Il boss è a capo di una cosca della ‘Ndrangheta che ha la sua base a Cutro, in Calabria, ma che esercita la sua influenza fino al Nord Italia, in particolare Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
Detto “Il Professore” o “Mano di Gomma”, Nicolino Grande Aracri, 62 anni, sta scontando un ergastolo nel carcere di Opera in provincia di Milano per l’omicidio del suo ex braccio destro Antonio Dragone nel 2004. Dalla scissione con i Dragone che inizia in realtà già dai primi anni ’90, il clan Aracri ha preso via via più potere, infiltrandosi nella pubblica amministrazione ma anche nel tessuto politico ed editoriale.
Una possibile collaborazione del Boss con la giustizia potrebbe avere un impatto notevole sulla vita del clan, portando alla scoperta di molti illeciti e l’arresto di diversi membri.