Questa sera la città di Genova si ferma per l’evento sportivo più importante della Liguria. Genoa e Sampdoria, infatti, daranno vita alla stracittadina denominata “Derby della Lanterna“. Una delle sfide più calde e storiche del nostro calcio. La gara, ovviamente, non è importante soltanto per i tre punti in palio: la rivalità tra le due tifoserie, infatti, aggiunge quel pizzico di pepe che rende il match fondamentale per la continuazione della stagione. I padroni di casa sembrano favoriti in virtù degli ultimi risultati ma i rossoblu vogliono svoltare l’avvio balbettando di campionato tentando di sorprendere gli avversari. La gara del “Marassi” sarà speciale anche per Nicolò Rovella, giovane talento del Genoa che sta, piano piano, ritagliandosi un piccolo spazio tra i grandi.
Chi è Nicolò Rovella?
Quattro presenze in Serie A per Nicolò Rovella, giovane centrocampista del Genoa. Le sue apparizioni in massima serie, però, sembrano essere bastate per dipingere nel firmamento del calcio italiano il suo talento. Il classe 2001 nato a Segrate (Lombardia), sta conquistando tutto piano piano divenendo una delle alternative talentuose per Rolando Maran, attuale mister del “Grifone”. Dopo aver fatto la trafila nelle giovanili dei rossoblu, il ragazzo ha esordito lo scorso anno nel doppio confronto di campionato con l’Inter di Antonio Conte. In questa stagione, invece, è sceso in campo due volte contro Hellas Verona e, nuovamente, nella sfida ai nerazzurri. Il giovane italiano ha totalizzato 268 minuti nella massima serie ma il suo minutaggio, vedendo le prestazioni, non può che aumentare vertiginosamente nei prossimi mesi. Questa sera, Nicolò Rovella si candidata per una maglia, da titolare o subentrato, nel derby contro la Sampdoria: l’ennesima prova di maturità.
Le parole del giovane talento del Genoa
Il centrocampista lombardo in forza al Genoa ha rilasciato un’interessante intervista nella quale ha toccato diversi temi tra i quali anche il “Derby della Lanterna” contro la Sampdoria, la sua prima stracittadina tra i professionisti. Ecco le parole del calciatore a La Gazzetta dello Sport:
“Abbiamo dimostrato il nostro grande spirito di gruppo, una base eccellente da cui ripartire. Quanto accaduto ci ha reso ancora più forti sul piano mentale. Qui ci sono valori eccelsi, il Covid-19 ci ha concesso poco tempo per esprimerlo. Ma ci rifaremo, iniziando dal derby. Vorrei arrivare, un giorno, ad essere un leader. L’unico modo per farlo è iniziare ad aiutare subito i compagni. Punizioni? Ci sto lavorando, mi alleno sui piazzati, devo migliorarmi ancora parecchio. Sono solo all’inizio del mio percorso. Derby? Mi torna in mente quello di due anni fa con la Primavera in casa ad Arenzano: venivamo da un periodo negativo. Finì due a zero: splendido“.
Seguici su Metropolitan Magazine