“Il Comune ferma la tradizionale festa per San Pietro e Paolo all’Ostiense con le sue caratteristiche postazioni e banchi a ridosso della Basilica ma nello stesso giorno consente lo svolgimento di un evento-mercato al Testaccio che titola nella locandina “Festa di S. Pietro e Paolo”. Ho rivolto una interrogazione alla Sindaca per conoscere le ragioni di questa ambiguità che denota una mancanza di coordinamento della macchina organizzativa e superficialità nella gestione degli eventi a Roma che perde tradizioni e preziosi momenti di aggregazione nei quartieri”. Lo afferma il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier Davide Bordoni.
Niente festa per San Pietro e Paolo, ma al mercatino non si rinuncia
“La mano destra non sa quello che fa la sinistra e nel dubbio, come Ponzio Pilato, il Comune se ne la lava le mani ogni qual volta c’è da prendere una decisione”, commenta il consigliere che aggiunge: “Nel VIII Municipio di Roma si vieta per motivi di sicurezza, a causa del Covid, una ricorrenza storica della nostra città ma se ne autorizza un’altra. Niente di sbagliato nel consentire attività promozionali, specialmente se della filiera del Made in Italy come gli ambulanti di Forte dei Marmi, ma non si comprende il divieto dell’Amministrazione comunale che consente una cosa per vietarne un’altra. Comune, Municipio e Gabinetto del sindaco vanno avanti ognuno per conto proprio, in palese mancanza di assetto organizzativo e buon senso. Alla fine a farne le spese sono gli operatori commerciali e Roma viene depauperata delle sue attività mettendo sempre più in forse la ripresa del lavoro”.