Ninja Gaiden Master Collection Recensione, tecnicamente ineccepibile

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Di Lorenzo Mango

Ninja Gaiden Master Collection ha bisogno di una recensione tecnica, più che “romantica”. Sebbene sia difficile parlare di romanticismo in senso stretto pensando al cattivissimo erede della stirpe ninja Hayabusa, è innegabile, infatti, che molti videogiocatori abbiano passato più di qualche ora in sua compagnia. Pensando “ma chi me lo ha fatto fare, non potevo giocare a Super Mario come tutti gli altri?”. No, non potevamo. Spinti dall’irrefrenabile sprone della sfida impari, siamo cresciuti imparando pattern di movimento, tempismi e traiettorie di salti carpiati. E oggi, a distanza di 17 anni (sì, perché Ninja Gaiden è uscito nel 2004, sapete? Vi sentite più vecchi ora?) abbiamo la possibilità di ritentare. Di terminare eventuali livelli mai completati, o di rivivere gioie e dolori, soddisfazioni e sconfitte. In un pacchetto Master Collection a cui manca solo un calendario ammesso di supporto. Ma che ha guadagnato, grazie alla tecnologia moderna, 60fps tondi tondi.

Ninja Gaiden Master Collection Recensione

Ninja Gaiden Master Collection Recensione, tre al prezzo di uno

La Master Collection, in quanto tale, contiene le versioni rimasterizzate di Ninja Gaiden Sigma (2007), Ninja Gaiden Sigma 2 (2009) e Ninja Gaiden 3: Razor’s Edge (2012). Sebbene nel complesso l’offerta non può che definirsi lussureggiante, chi ha giocato i titoli negli anni di uscita sa bene che, dei tre, il più debole è, paradossalmente, Ninja Gaiden 3: Razor’s Edge. Nonostante le implementazioni della versione riveduta e corretta (riconoscibile dalla dicitura Razor’s Edge), il gioco non regge il confronto con i primi due “episodi”. In particolare, Ninja Gaiden 3 e la sua versione riveduta e corretta uscita originariamente per Wii U furono criticati per l’eccessivo snaturamento del concept alla base di Ninja Gaiden. Qualcuno, addirittura, riconobbe una difficoltà eccessivamente artificiale; diversa da quella genuina, tutta tecnica e tempismi, di Ninja Gaiden e Ninja Gaiden 2. 

In effetti, avendo a disposizione tutti e tre i capitoli in sequenza, e giocandoli nell’ordine naturale, le discrepanze qualitative dei tre giochi restano invariate. Tuttavia, la percezione complessiva è differente, e persino il terzo episodio sembra migliorare, nel complesso. Non che, magicamente, i difetti della terza produzione svaniscano per magia. Laddove Ninja Gaiden offre al giocatore un livello di sfida eccezionale e tarato verso l’alto; location esotiche; avversari e scontri memorabili e dinamiche action forsennate e ritmatissime. Laddove, poi, Ninja Gaiden 2 amplia l’universo narrativo e ludico con nuove movenze, armi e mappe esplorabili (migliorando anche sensibilmente sul lato tecnico. Ninja Gaiden 3 resta, Razor’s edge o meno, più spento, meno soddisfacente e caratteristico dei primi due. 

Ninja Gaiden Master Collection Recensione

Impegnativi come un tempo, ma a 60fps

Infine, tornando a parlare della tecnica, e quindi più propriamente di questa Collection; Ninja Gaiden Master Collection risponde alla perfezione alle necessità di Ryu Hayabusa e di chi lo controlla, pad alla mano. In particolare, sono i 60 fps fissi per ogni capitolo a sentirsi con maggior veemenza; mostrando quanto, in effetti, non si possa mai dare la colpa alla “difficoltà artificiale” giocando a Ninja Gaiden. Con o senza l’aiuto della fluidità incrementata, ogni capitolo resta impegnativo come un tempo, solo che adesso servirà meno colluttorio per non perdersi nemmeno una movenza del protagonista e dei suoi nemici. 

Ho avuto una sola, vera perplessità giocando alla Ninja Gaiden Master Collection: i menù in game. Mantenere inalterata la struttura dei menù rende la navigazione negli stessi assolutamente identica alla controparte originale. Che, oggi, risulta assolutamente antiquata, poco leggibile e poco pratica nel bel mezzo degli scontri tattici del gioco. Similmente, anche la gestione delle telecamere, forse, avrebbe giovato di una rivisitata. La spigolosità originale permane immutata e “scattosa”, a tratti, come è sempre stata. Portando frequentemente il giocatore inesperto, o semplicemente abituato a differenti movenze della cam (NON quelle dei Souls, che sono il male assoluto) a morire in modo sciocco. Compenetrandosi contro un muro, o impossibilitati a vedere quel nemico che arriva da un angolo cieco all’improvviso (dannato!).

Ninja Gaiden Master Collection Recensione, in conclusione: come lo ricordavate, ma più “veloce”

Ninja Gaiden Master Collection, lo ho anticipato in testa alla recensione, meritava una recensione tecnica, votata ad analizzare non certo tre titoli che hanno fatto la storia del videogioco, alcuni più di altri, certo, ma piuttosto il loro “invecchiamento”. O ringiovanimento, a seconda dei casi. L’implementazione delle caratteristiche quali 60fps e supporto ad upscaling su risoluzioni elevate sono ottime, così come la pulizia generale, sempre tecnicamente parlando, di texture, particellari e simili. Quanto alla formula: Ninja Gaiden è lo stesso di sempre, e come tale si fa giocare. 

Alcune trovate risentono delle migliorie apportate negli anni al genere, e se avete giocato, ad esempio, Sekiro, capirete certo di cosa sto parlando. E non basta far scorrere il gioco a 60 fps perchè sia propriamente “fluido” e “scattante”. Tuttavia, ne sono certo, una parte del fascino di Ninja Gaiden risiede anche nelle piccole imperfezioni, che diventano tali solo se non si è disposti a comprendere le regole del gioco, i suoi tempi e finestre, le sue “scattosità”, persino. La sua essenza. Pertanto, non so quanto possa classificarsi come “una remaster per chi non conosce il gioco”; e quanto, forse in modo più pertinente, la collection perfetta per chi il gioco lo conosce, lo apprezza, e non vede l’ora di rigiocarlo al massimo del suo potenziale tecnico.

NINJA GAIDEN MASTER COLLECTION RECENSIONE | TESTATO SU PC (STEAM)

+ Apprezzabile lo sforzo di mantenere inalterata l’esperienza, lasciando tutto, menù compresi, come un tempo…
+ I 60 fps e la definizione migliorata sono l’aggiunta che serviva a Ninja Gaiden
+ Il gameplay regge bene il peso degli anni
+ Bravo ai dev per l’introduzione in corso d’opera (quasi day 1) della patch che reintroduce gli smembramenti dei nemici

– …ma non si poteva rendere un po’ più liscia la user experience?
– Ninja Gaiden resta sempre sè stesso: nel bene e nel male

VOTO: 7.5