Un giudice della California ha dato torto a Spencer Elden, l’uomo che l’anno scorso aveva denunciato i Nirvana per aver usato una sua foto nudo da neonato sulla copertina dell’iconico album “Nevermind“.
Elden, che aveva quattro mesi quando fu fotografato senza veli per la copertina, aveva fatto causa a quel che resta della band (i membri sopravvissuti Dave Grohl e Krist Novoselic, la vedova di Kurt Cobain, Courtney Love, e Kirk Weddle, il fotografo dell’immagine della copertina), affermando che la foto, scattata quando aveva appena quattro mesi, costituiva pornografia infantile e gli aveva provocato, crescendo, “estremo e permanente stress emotivo”.
I legali dei Nirvana avevano replicato a dicembre sostenendo che la denuncia “mancava di merito” e il giudice Fernando Olguin ha accolto adesso la richiesta di non luogo a procedere.
Elden «sapeva che il bambino sulla copertina era lui e non qualcun altro. Per decenni è stato al corrente dei fatti che avrebbero portato alle supposte violazioni» avevano sostenuto gli avvocati della formazione grunge, aggiungendo che Spencer «ha trascorso trent’anni a trarre profitto dalla fama ottenuta con il soprannome di “Nirvana baby”, spesso ha parlato della fotografia in cambio di un compenso; si è tatuato sul petto il titolo dell’album; è apparso in un talk indossando una tuta color carne per mettere in scena una auto-parodia; ha autografato copie della copertina in vendita su eBay». Inoltre «l’affermazione di Elden che la fotografia sulla copertina dell’album Nevermind sia “pornografia infantile” è, a prima vista, non seria», anche perché secondo questa teoria tutti i possessori delle copie del disco sarebbero «colpevoli del reato di detenzione di materiale pedopornografico». Il team legale di Elden aveva tempo fino al 30 dicembre per rispondere alla mozione di archiviazione dei Nirvana, ma non ha rispettato la scadenza. Di conseguenza il caso è stato archiviato. Ora, se volesse ancora portare avanti le sue istanze, l’ex bambino di «Nevermind» avrà tempo fino al 13 gennaio. Trascorso questo periodo di tempo se non si appellerà la causa sarà archiviata definitivamente.
La denuncia, tramite la quale Elden chiedeva 150.000 dollari di risarcimento da ognuno dei 17 accusati, era di violazione delle leggi federali americane sulla pedopornografia e sullo sfruttamento sessuale di minori.
I legali della band il 22 dicembre avevano chiesto l’archiviazione della causa in quanto presentata con decenni di ritardo, ben oltre la prescrizione di 10 anni, e basata su motivazioni che si potevano ritenere “non serie”.
Ieri 3 gennaio il giudice Fernando M. Olguin ha archiviato la causa dopo che Elden e i suoi legali non hanno replicato alla richiesta di archiviazione della difesa entro il termine prestabilito del 30 dicembre 2021.
Elden avrà ora tempo fino al 13 gennaio per ripresentare la causa con le opportune correzioni. Se non lo farà, la vicenda giudiziaria riguardante una delle copertine più famose della storia del rock sarà definitivamente chiusa.