prosegue l’iniziativa lanciata a giugno 2021 da LyodsFarmacia: l’IVA viene azzerata sugli assorbenti femminili nelle 260 Farmacie Lyods a livello nazionale. La Tampon Tax, ovvero l’IVA che viene pagata sugli assorbenti, è stata cancellata anche per il 2022 in tutte le farmacie Lyods distribuite su tutto il territorio nazionale italiano. Una buona notizia per le donne che ogni mese devono fare i conti con l’acquisto degli assorbenti femminili. Si può considerare un’ottima buona notizia, in attesa di una legge che possa eliminare la discriminazione fiscale di genere in tutti i punti vendita di questi prodotti dedicati alla salute femminile. Un piccolo passo in avanti è comunque recentemente arrivato anche con l’approvazione da parte del Governo di una riduzione dal 22% (la massima aliquota possibile) al 10% per il 2022.

La buona notizia è stata confermata il 3 febbraio. Viene rinnovata, così, l’iniziativa lanciata da LloydsFarmacia lo scorso giugno 2021 che rende possibile acquistare prodotti intimi di prima necessità a un costo ridotto dell’importo totale dell’IVA. Sono più di 40 le tipologie di prodotto dei marchi più noti che prevedono lo sconto, deciso e applicato da LloydsFarmacia per tutto il 2022.
«Confermiamo che parliamo di un bene a pieno titolo definibile come primario, che non aveva alcun senso equiparare alla tassazione di quelli di lusso», spiega Domenico Laporta, Amministratore Delegato LloydsFarmacia. «Come LloydsFarmacia, l’abbiamo ritenuta a suo tempo una scelta doverosa e urgente, perché le scelte inclusive e di eguaglianza ci appartengono, fanno parte della nostra identità e del nostro operare quotidiano.

Un piccolo passo verso l’uguaglianza di genere

Una donna, nel corso della propria vita fertile, è soggetta in media a 456 cicli mestruali, pari a 2.280 giorni, con una spesa di circa 1.704 euro pro-capite per i soli assorbenti e con una spesa totale di oltre 15.000 euro se ad essi aggiungono altri prodotti quali medicinali e anticoncezionali. L’azzeramento della cosiddetta Tampon Tax in tutto il Paese sarebbe un segnale concreto di eguaglianza di genere, considerando che gli assorbenti femminili sono senza dubbio prodotti di prima necessità che implicano un costo significativo sulle economie personali e famigliari.
Il tema è ancora oggetto di dibattiti e petizioni a livello nazionale e internazionale: è dal 2006 che le normative europee consentono agli stati membri di diminuire questa imposta, e già diversi paesi come Francia, Scozia, Germania, Regno Unito hanno varato precise leggi di abolizione o di riduzione dell’IVA. Ma solo recentemente il governo italiano ha approvato il taglio dell’IVA dal 22% al 10% per il 2022, in Italia le donne sono da sempre le meno pagate e le più coinvolte nei lavori di cura.

Claudia Di Giannantonio

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