La Polizia ha eseguito una serie di perquisizioni nei confronti dei No Vax e No Green Pass. In sedici città italiane ci sono stati 17 provvedimenti nei confronti dei più radicali affiliati al canale Telegram Basta Dittatura“. I reati ipotizzati sono i reati di istigazione a disobbedire alle legge e istigazione a delinquere, con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici.

“Basta Dittatura” il canale Telegram di No Vax e negazionisti

Al centro delle indagini c’è il canale Telegram Basta Dittatura“, uno degli spazio web di riferimento per i negazionisti del Covid 19 e per i No Vax. Il canale era già stato chiuso dalla società Telegram, per via dei contenuti pubblicati. Inoltre, era già stato oggetto di un provvedimento giudiziario di sequestro. Per diverse settimane il canale è stato monitorato h 24. Le indagini sono stata svolte sotto la direzione di magistrati specializzati delle Procura della Repubblica di Torino, gruppo terrorismo ed eversione. Tutte le attività sono stata svolte congiuntamente dalla Polizia Postale e dalla Digos di Torino. Il canale Telegram è stato al centro delle indagini per era il “polo principale nell’organizzazione di proteste violente su tutto il territorio nazionale”, come riporta una nota della Polizia.

In questo canale Telegram, i No Vax e i No Green Pass prendevano di mira forze dell’ordine, i medici, gli scienziati, i giornalisti e altri personaggi pubblici. Nel loro mirino c’era anche il Premier Draghi. L'”accusa” nei loro confronti era di “asservimento” e di “collaborazionismo” alla “dittatura”. Inoltre pesanti insulti erano rivolti alla popolazione vaccinata, che, secondo loro, si sarebbe resa “schiava” dello Stato. Nel canale erano frequenti i riferimenti a impiccagioni, fucilazioni e gambizzazione, nonché allusioni ad una nuova Marcia su Roma.

“Ci stanno dando la caccia”: chi sono gli indagati e le città coinvolte

Tra gli indagati ci sono persone già note alle Forze dell’Ordine, in quanto hanno precedenti di resistenza a pubblico ufficiale, rapina, estorsione e spaccio. Tra gli identificati ci sono persone che hanno promosso i blocchi autostradali e ferroviari e che hanno partecipato ai disordini nelle piazze. Alla notizia delle perquisizioni a carico di alcuni membri della chat negazionista, alcuni utenti hanno proposto nuove proteste e chi sostiene che è in atto una sorta di caccia alle streghe. Ci stanno dando la caccia. Stiamo attenti. La verità fa male a questo governo, si legge in un messaggio.

Potremmo organizzare gruppi di centinaia di persone ed entrare senza mascherine in un centro commerciale. Ci rivolgiamo alle forze dell’ordine: state difendendo un governo che non è giusto, che sta facendo male. Il popolo si sta ribellando non perché è cattivo. Il nostro è un modo di dire no alle ingiustizie“. I messaggi di questo tipo sono molto frequenti sul canale “Basta Dittatura”.

Le città coinvolte sono in totale 16 e sono Ancona, Brescia, Cremona, Imperia, Milano, Pesaro Urbino, Pescara, Palermo, Pordenone, Roma, Salerno, Siena, Treviso, Trieste, Torino, Varese. Le indagini sono state coordinate dalla Polizia di Torino e dalla Polizia Postale.

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