“Non c’è campo” stasera in tv, tre metri sopra senza linea nel film di Moccia

Foto dell'autore

Di Federica De Candia

Solo sull’alta terrazza, la vetta di un paese salentino che sembra scordato dal mondo, c’è l’unica possibilità di rendere attivi i cellulari. Le tacche si materializzano, e la connessione anima i telefoni e l’animo di adolescenti in gita scolastica. Ci pensa Federico Moccia, nel 2017, a raccontare la gioventù, sempre velata da nostalgia e angosciosa apprensione. “Non c’è campo“, le parole più temute, stasera in tv.

Scorrano, è un borgo in provincia di Lecce, dove ha casa un artista di fama internazionale, Gualtiero Martelli. La classe liceale ha organizzato una visita culturale presso il gran maestro creativo. “A regà non c’è più wi-fi“, e quel pullman se potesse tornerebbe indietro. “Me stava a manna a’ foto una“. Tutti i legami virtuali e reali, sembrano di colpo inghiottiti in un buco nero della dimenticanza. Non resta che inventare una nuova realtà, una dimensione diversa e sconosciuta ai giovani d’oggi. Che tornano sbarazzini, a correre dietro un barattolo in una partita di pallone improvvisata. O ad osservare i sentimenti, forse a ‘sentirli’ per la prima volta, invece che guardarli da uno schermo.

Non c’è campo, da Meucci a Moccia

Non C’è Campo – Trailer da YouTube

Incoscienza e passività, sono per i ragazzi, le basi del loro rapporto con il mondo. In più, un cellulare in tasca, a far da bussola. Il disorientamento ti coglie, a non averlo: una vita senza internet sarebbe un ritorno all’era preistorica. Anche se per pochi, lunghissimi giorni, questo sacrificio si tingerà di atmosfera: obbligherà gli amici a guardarsi negli occhi, ad avere coscienza di ciò che dicono, non più dietro l’anonimato di una tastiera.

Rapporti senza ‘filtri’ anche per Laura la professoressa (Vanessa Incontrada), costretta a non collegarsi con figlia e marito rimasti in città. Proprio mentre è tentata dall’affascinante artista (Corrado Fortuna). Intanto, il marito (Gianmarco Tognazzi), la tradisce con un’amante. E, la scena non è occupata solo da storie tutte uguali di primi amori giovanili, superficiali, al sapore di insulti litigate e minacce; con gli stereotipi del casanova pentito e l’immancabile tradimento della migliore amica. Arriva in soccorso un Tognazzi, anche per accontentare i gusti dei più adulti. Fedifrago ma sempre capace di farsi perdonare.

Non c’è campo ma la Puglia ti prende..

Non C’è Campo – Mai Una Gioia – Clip da YouTube

La serata della Taranta, gli invasati di furore, ‘tarantolati’ e ‘pizzicati’, sono la parte migliore del film “Non c’è campo” stasera in tv. Pietre bianche, tipiche, levigate e vissute non passano inosservate. “Trasiti, cussì ve mostro dove vi curcati“, il pugliese di una nonna, padrona di casa e affittacamere. Tra caciotte, conserve e sottolio in boccaccio, s’intravede anche il letto per dormire. “Na gita de ‘merda“, intitolata così da uno dei partecipanti, in quel pullman, che a rotta di collo e a tutto accento di Roma nord, sale per le gole della Puglia. Una luce s’intravede grazie al folklore di piazza, al paesano buonumore, con le tavole apparecchiate sotto le luminarie. L’elemento catalizzatore è l’altura del palazzo. Come un castello sperduto, accoglie la folla di coetanei alla ricerca del punto più in cima per connettersi. E un’altura è pur sempre un simbolo, una meta da scalare.

Il film stasera in tv, è molto attento alla propaganda dei marchi, e ad attrarre il pubblico con gli attori in voga, da Mirko di “Braccialetti rossi” alle esibizioni canore di Margherita Principi scoperta da X-Factor, e di Elodie lanciata da Amici. Sui titoli di coda anche il rapper Sergio Andrei. “Piange il telefono” cantava Modugno; chissà se l’attesa fosse la stessa dietro un apparecchio a gettoni, o uno smartphone. Ma la dipendenza, le reazioni sconsolate, la fragilità di fronte la privazione della linea, segnano le nostre generazioni. Gioventù bruciate e distanze accorciate.

Federica De Candia per MMI e Metropolitan Cinema.