Non c’è pace in Serie C

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Di Redazione Metropolitan

A pochi giorni dalla ripresa del campionato è sempre confusa la situazione nella nostra terza serie.

Non c’è pace in Serie C. Nel prossimo week end il cammino dei tre gironi riprenderà, ma la situazione di molte società è precaria. I punti di penalità per inadempienze finanziarie vengono distribuiti in abbondanza. Due compagini sono sull’orlo dell’esclusione Nemmeno si sa con esattezza quante saranno le promozioni in B. Categoria cadetta che a sua volta ignora se sarà ripristinato l’organico da 22 società, o se sarà ridotto a 20. Infine, per non farsi mancare proprio nulla un dirigente del Teramo dichiara di rispettare la camorra!

Andiamo però con ordine!

Sono in tutto undici le società che hanno subito punti di penalizzazione. 6 nel girone C, 4 nell’A e una sola nel B. Penalizzazioni che derivano tutte da ritardati o mancati pagamenti degli stipendi e di tasse e contributi. Penalizzazioni anche per forfeit in ben tre occasioni per il Pro Piacenza, squadra davvero senza pace.

Gli emiliani non hanno giocato le ultime tre partite, a causa dello sciopero dei giocatori, mai pagati. Questi ultimi hanno ottenuto lo svincolo dalla Lega e si stanno accasando altrove, tutti i dirigenti si sono dimessi. Fuga in massa anche degli allenatori delle giovanili, e nemmeno è più disponibile uno stadio visti i canoni d’affitto non pagati.

Se il Pro Piacenza non si presenterà nemmeno nel week-end contro l’Alessandria arriverà la quarta rinuncia e l’automatica esclusione dal campionato.

Situazione difficile anche a Matera,

dove le ultime due gare hanno visto in campo la formazione della categoria Berretti, mentre i calciatori della prima squadra erano in sciopero. Anche qui niente pace per gli stipendi non pagati e in settimana diversi tesserati dovrebbero essere svincolati d’autorità. La società sarebbe così costretta a finire il torneo coi giovani, o anche lei al ritiro.

La situazione è delicata anche in diverse altre piazze, come ad esempio Cuneo e Lucca, mentre a Teramo Nicola Di Matteo, nuovo AD della società ha raccontato, a margine della conferenza stampa in cui veniva presentato, vicende della sua gioventù. Tra l’altro avrebbe dichiarato – fonte Il Messaggero e molti altri organi della stampa nazionale – “Camorra una scelta di vita che io non ho voluto fare. Per questo sono andato via dalla mia terra. Io ho sempre avuto rispetto di loro e loro di me, mi hanno lasciato vivere la mia vita”

Affermazioni che hanno ovviamente suscitato polemiche a non finire!

A fine settimana però le squadre torneranno in campo. Basterà per far ritrovare un po’ di pace e serenità all’ambiente della Serie C?