Secondo quanto rilevato, il 90% degli studenti italiani ha una carenza in geografia. Molti sono convinti che la scarsa conoscenza sia legata all’avvento di internet e delle mappe online, ma non è esattamente così che si spiega la situazione.

Non c’è tanto da stupirsi perché oggi la geografia è considerata come una materia di classe B per motivi legati al taglio delle ore e dell’inadeguatezza dei docenti. Sia gli studenti che i sindacati, chiedono a gran voce di tornare indietro e riportare la geografia al posto che merita, evitando di penalizzare così tanto i docenti di geografia nella scuola secondaria di secondo grado.

La geografia sparisce dell’orario degli studenti

A causa delle riforme che si sono susseguite nel corso degli anni, la geografia è stata praticamente cancellata dall’orario degli studenti di ogni ordine e grado ma soprattutto alle scuole superiori. Le carte geografiche e planisferi da parete sono al loro posto solo in due indirizzi tecnici ma è ora di cambiare la situazione, tanto che i docenti hanno inviato una lettera all’attuale ministro.

Ciononostante, anche dove la geografia è rimasta, le ore sono state dimezzate. Invece nei licei, l’insegnamento della geografia è stato accorpato con la storia, dando vita alla nuova materia geostoria. Tuttavia, spesso gli insegnanti danno precedenza allo studio della storia perché ritenuta più importante in grado di fare parallelismi con discipline come letteratura, storia dell’arte, etc.

Successivamente, con alcune riforme, si è tentato di sistemare la situazione ma con risultati deludenti. Per metterci una pezza, ad esempio, si è assegnata un’ora di geografia alla settimana negli istituti tecnici tecnologici, ma solo per un anno in tutto il quinquennio. Inoltre, negli istituti professionali la geografia ha fatto la sua ricomparsa nel biennio, ma è sempre accorpata all’insegnamento della storia, ripresentando di soliti problemi di precedenza.

Per ricapitolare, a oggi, per come stanno le cose, solo negli istituti tecnici a indirizzo turistico è presente l’insegnamento della geografia dalla prima alla quinta classe con tre ore in settimana nel biennio che passano a due per gli ultimi tre anni. Per tutti gli altri alunni, la geografia è una materia che può essere tralasciata nel corso degli anni di studio.

La presenza di docenti non formati

Oltre al problema delle poche, o addirittura nessuna, ore di geografia in classe, i docenti che possono ricoprire le cattedre di geografia, o geostoria, sono quelli laureati in lettere, non in geografia. Questo impedisce quindi l’arrivo in aula di docenti specializzati nelle materie da insegnare. L’effetto è che gli insegnanti di geografia formati non possono più arrivare in un liceo.

Invece, negli istituti tecnici le normative permettono di assegnare la cattedra di geografia a insegnanti di scienza abilitati ma solo in maniera residuale. Tuttavia, la legge viene continuamente violata e la cattedra è assegnata a insegnanti di scienze non abilitati senza che il ministero faccia nulla a riguardo. 

Impossibile non preoccuparsi della situazione che produce studenti impreparati a vivere in un mondo sempre più globale dove la geografia è la chiave per capire i cambiamenti geopolitici, climatici ed economici.