Il mondo del cinema e della televisione salutano un loro grande interprete. Norman Lloyd raggiunge i titoli di coda alla straordinaria età di 106 anni. Come ha rivelato un comunicato stampa ufficiale, l’attore si è spento nella sua casa di Los Angeles lunedì 10 maggio. Interprete eccezionale sul grande schermo, è stato uno dei talenti più amati da Alfred Hitchcock e ha lavorato al fianco di Charlie Chaplin. Insieme a lui si è fatta la storia del cinema, che continua a vivere negli occhi dei cinefili grazie alle sue immagini dal sapore nostalgico.
Norman Lloyd fece il suo debutto nel 1946 in “Sabotatori“, film diretto da Alfred Hitchcock. Da lì stabilì con il regista un rapporto di collaborazione quasi elitaria. Lavorò al suo fianco in “Io ti salverò“, per poi produrre, dirigere e interpretare nel 1957 diversi episodi di “Alfred Hitchcock presenta” e la serie tv “The Alfred Hitchcock Hour“, andata in onda nel 1962.
La sua carriera è stata costellata dai grandi nomi di Hollywood. Impossibile non ricordare “Luci della ribalta“, film diretto e interpretato da Charlie Chaplin. Anche il regista Martin Scorsese non si era lasciato sfuggire Norman Lloyd, scegliendolo per “L’età dell’innocenza“. Tra i film iconici a cui ha lavorato ci sono, poi, “L’attimo fuggente“, capolavoro di Peter Weir e “In Her Shoes“, commedia del 2005 di Curtis Hanson. Nel 2015 aveva affrontato il suo ultimo set cinematografico con “Un disastro di ragazza“. A proposito di Judd Apatow, regista del progetto, aveva dichiarato: “Non avevo mai lavorato senza uno script, ma con Apatow si tratta tutto di improvvisazione. Ti dà una premessa e devi adattarti“.
Per quando riguarda, invece, la televisione, Norman Lloyd aveva indossato i panni del Dottor Daniel Auschlander in “A cuore aperto“, serie televisiva il cui primo episodio era andato in onda nel 1982 per essere poi rinnovata per altre 5 stagioni. L’attore era comparso anche negli show televisivi “Colombo“, “The Twilight Zone“, “La signora in giallo” e “Star Trek: The Next Generation“. Anche il teatro ebbe l’onore di incontrarlo. Fino a lunedì Norman è stato, infatti, l’ultimo membro in vita del “Mercury Theater“, compagnia teatrale fondata da Orson Welles e John Houseman che si proponeva di portare sul palcoscenico opere classiche e moderne. Lo stesso attore ebbe l’occasione di partecipare con Welles nell’iconico “Quarto potere”, ma abbandonò il progetto.
Per rivivere i momenti più importanti della sua carriera è possibile guardare “Who is Norman Lloyd?“, documentario del 2017 realizzato da Matthew Sussman. In questo progetto il regista si occupa della vita privata e pubblica dell’attore, tenendo in considerazione quanto scritto nell’autobiografia di Lloyd “Stages“, pubblicata nel 1993.
Marta Millauro
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